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La Boxe nella storia

I favolosi fratelli Lazzara ovvero Vince e Joe Dundee star negli Usa anni 20

  I FAVOLOSI FRATELLI LAZZARA  PROTAGONISTI NELL'AMERICA DEGLI ANNI VENTI

Salvatore Lazzara nasce a Palermo il 16 Agosto 1903. Due anni dopo emigra in America con la sua famiglia, stabilendosi a Baltimora e dove, il 22 Ottobre 1907, nasce suo fratello Vincenzo.

Salvatore e Vincenzo non seguono le orme del padre, che vende frutta all’ingrosso presso il Belair Food Market… Salvatore e Vincenzo fanno i pugili. Salvatore combatte con il nome di Joe Dundee, Vincenzo con quello di Vince Dundee… e saranno campioni del mondo.

BoxRec: Joe Dundee

Senza aver fatto il dilettante, Salvatore “Joe Dundee”( foto) inizia la sua carriera sul ring ancora quindicenne il 14 Marzo 1919. Adolescente e non strutturalmente ancora formato combatte inizialmente come peso mosca, alto 170 cm ed estremamente magro, perde ai punti i primi due incontri, ma impara presto. Il 2 Giugno la prima vittoria, per KO al secondo round su quel tal Red Tendler che il mese prima gli aveva inflitto la sua seconda sconfitta consecutiva. Con il tempo si irrobustisce e le vittorie sono sempre più frequenti. Nel ‘22 combatte a 62 Kg nella neonata categoria dei superleggeri, e se un Battling Morgan o un Freddie Jacks, pugile da 187 incontri, lo battono una prima volta, nell’immediata rivincita è Salvatore “Joe Dundee” a vincere. Il 19 Settembre 1923 è Vincenzo “Vince” Dundee ad esordire tra le 12 corde (le attuali sedici corde compaiono la prima volta a delimitare i ring negli anni sessanta). Come il fratello non ha ancora sedici anni, ma Vincenzo inizia subito a vincere. Alto 173 cm e più robusto di Salvatore e inizia come peso welter, che sarà la sua categoria fino al 1928.

 

Siamo nel 1925… mentre il diciottenne Vincenzo “Vince Dundee”  (Foto)termina l’anno con un record di 30-0-8, 7 KO, il 16 Luglio suo fratello maggiore Salvatore “Joe Dundee” (50-10-8, 13 KO e 4 ND) affronta a ventidue anni il primo grande nome, il futuro HoF Lew Tender. Tender, già avversario di grandi italoamericani quali Pete “Kid” Herman, Johnny Dundee e Rocky Kansas e avversario di Benny Leonard per il mondiale dei leggeri e Mickey Walker per quello dei welter, sale sul ring con un record di 126-12-7 (NWS comprese). Il match si svolge allo Shibe Park di Philadelphia sotto una pioggia battente ed è uno scontro durissimo, combattuto dai due a distanza ravvicinata ad un ritmo elevatissimo. La cronaca racconta che al nono un gancio destro di Salvatore “Joe Dundee” manda al tappeto Tender che si rialza all’otto e riesce a terminare in piedi il round. Il decimo ed ultimo round è un assalto continuo di Salvatore “Joe Dundee”, con Lew Tender che solo grazie alla grande esperienza porta a termine. Il verdetto di parità scontenta il nostro, ma Salvatore “Joe Dundee” guadagna consensi e posizioni in classifica tra i welter. Nel ‘26 i fratelli Lazzara “Dundee” fanno il loro esordio al Madison Square Garden. A Gennaio tocca a Joe, a Giugno è la volta di Vince. Salvatore “Joe Dundee” ottiene al Garden una serie di grandissimi successi che lo proiettano verso la sfida mondiale a Pete Latzo, campione del mondo dei pesi welter. Jack McVey è sconfitto ai punti, Tommy Freeman crolla al quinto, Willie Harmon ancora ai punti, l’ex campione del mondo Mickey Walker fermato dall’arbitro all’ottavo per l’impressionante ferita all’arcata sopraciliare sinistra con Joe in chiaro vantaggio ai punti (6 a 1 al termine del settimo round). Solo un infortunio; il KOT al primo subito a Dicembre contro Eddie Roberts, prontamente riscattato nella immediata rivincita quaranta giorni dopo. Nel frattempo il non ancora diciannovenne Vincenzo “Vince Dundee” fa il suo esordio al Garden con una facile vittoria su Carl Courtney, ma il 15 Ottobre incappa nella prima sconfitta della carriera, al suo 46esimo incontro, contro l’imbattuto Andy DiVodi. Il 1927 è l’anno del mondiale di Salvatore “Joe Dundee”. E’ il 3 Giugno 1927 e il ring è quello del Polo Graunds di New York, lo stadio del baseball, pieno di 30.000 spettatori. Pete Latzo, di Colerain, Pennsylvania, che compirà 25 anni ad Agosto, ha conquistato il titolo dei welter il 20 Maggio 1926 battendo ai punti Mickey Walker e lo ha già vittoriosamente difeso due volte, con Willie Harmon e con George Levine, e sale sul ring con un record di 81-18-3, 22 KO (NWS compresi). Salvatore “Joe Dundee” è più giovane di un anno e risponde con 67-11-9, 19 KO e 6 ND (+4 =1 -1). Joe Dandee conquista vittoria e titolo al termine di quindici round di elevato livello agonistico, come riporta l’Associated Press, che assegna allo sfidante 10 round sottolineando il fatto che, dopo un inizio favorevole a Latzo (primo, secondo e quarto round) il lavoro al corpo di Joe Dundee ha scalfito la resistenza del campione, dominando dal quinto al quindicesimo e meritando ampiamente la vittoria, sancita solamente con verdetto di maggioranza dalla giuria. Nel frattempo il giovane Vincenzo “Vince Dundee”, che ancora boxa nei pesi welter, comincia a raccogliere ampi consensi e a scalare la classifica mondiale, cogliendo un importante successo su quel Willie Harmon, sconfitto l’anno prima da suo fratello Salvatore “Joe”, e che saliva sul ring con un record di 73-13-10. Al termine del 1927, ad appena vent’anni, nel record di Vincenzo “Vince Dundee” si contano già 63 match, con 48 vittorie, 14 per KO, una sola sconfitta, 9 pareggi, 4 ND (+3 -1) e un NC. Nei successivi due anni Salvatore “Joe Dundee” monetizza la notorietà che gli ha reso il titolo del mondo con ingaggi provenienti da tutti gli stati dell’Unione. Venti match negli USA e una vittoriosa trasferta in Spagna alla Plaza de Toros Monumental di Barcellona, KO all’ottavo su Hilario Martinez, qualche sconfitta (quattro) con avversari che avrebbe facilmente battuto trovandosi nella forma migliore… ma accade che il 21 Marzo del ‘29 l’NBA lo priva del titolo per aver ritardato la sfida di “Young” Jack Thompson. Thompson aveva battuto Salvatore “Joe Dundee” il 30 Agosto del ‘28, e lo aveva fatto per KO al secondo. Quello di Joe era stato solo un infortunio di percorso, ma l’NBA aveva preso la cosa sul serio e aveva obbligato Salvatore “Joe Dundee” alla difesa ufficiale. Joe è fuori forma, il match salta e… solo quattro giorni dopo, il 25 Marzo, Jack Fields batte agevolmente Thompson fregiandosi del titolo di campione del mondo. Il 25 Luglio del ‘29 Salvatore “Joe Dundee” è alla State Fairgrounds Arena di Detroit contro Jack Fields per rivendicare il suo titolo. Oltretutto l’anno prima Fields ha inflitto ben due sconfitte in due mesi a suo fratello Vincenzo, e c’è da vendicare anche questo. Ma Joe, che si è sempre distinto per la massima correttezza, perde per squalifica. Al secondo round Joe poggia il ginocchio sul tappeto e rialzandosi sferra un sinistro ad azione ferma, e Fields va giù. L’Associated Press riporta che Salvatore “Joe Dundee” afferma che il fallo non fosse intenzionale e che Jack Fields dichiara di credergli, ma il risultato non può cambiare. E’ l’ultimo match mondiale di Joe Dundee. In fase calante dopo una carriera molto dura, Salvatore combatterà fino al Febbraio del ‘31; tredici match con solo sei vittorie. Chiude con la boxe a soli ventotto anni con 129 match, 85 vittorie, 25 prima del limite, 22 sconfitte e 11 pareggi, 9 ND (+7 -1 =1) e 2 NC. Dopo la sconfitta ai punti contro Jack Fields nel Febbraio del ‘28, inizia per Vincenzo “Vince Dundee” un periodo di alti e bassi sul ring, che ne rallentano l’ascesa verso i piani alti della classifica dei welter. Tra il ‘29 ed il ‘30 altre due sconfitte, sempre comunque ai punti, contro Jack Fields, sua autentica bestia nera e una contro l’ottimo Giovanni Andresano, che combatte con il nome di Johnny Indrisano (notare la finezza di Giovanni: Indrisano viene pronunciato proprio Andresano) convincono Vince a salire nei i medi. Tra l’Aprile del ‘30 e il Giugno del ‘31 una bella serie di 11 vittorie (tra le vittime Ben Jeby, tenete a mente questo nome) riportano in auge il nome di Vince Dundee. Una alquanto veloce trasferta in Europa per un match a Parigi contro Marcell Thil e uno in Inghilterra contro Jack Wood terminati con verdetti casalinghi (vittoria di Thil e pari con Wood), poi una nuova serie di ben 22 successi di fila, tra i quali spicca quello sul ventiduenne Ken Overlin, portano Vincenzo “Vince Dundee” al primo match per il titolo. Il mondiale dei medi è vacante dal 1931, da quando Mickey Walker è salito nei mediomassimi, e NBA e NYSAC dichiarano i loro campioni senza che “The Ring” di Nate Fleischer ne riconosca l’autenticità. Vince tenta prima il NYSAC, il campione è Ben Jeby (ricordate?). Il match è al Madison Square Garden il 17 Marzo 1933. Ed Hughes, del Brooklyn Daily Eagle, riporta che Vincenzo “Vince Dundee” ha subito un autentico furto da parte della giuria che ha decretato il pari, avendo vinto chiaramente undici dei quindici round, contro i tre di Ben Jeby. Tre successi prima del limite, due sconfitte di misura ai punti contro il fortissimo Teddy Yarosz, poi il secondo tentativo mondiale. Il canadese Lou Brouillard, già campione dei welter tra il ‘31 e il ‘32 ha battuto Ben Jeby KO al settimo ed è in possesso di entrambe le cinture, NBA e NYSAC. E’ il 30 Ottobre 1933 e siamo al Boston Garden. I round sono 15, ed è campionato del mondo dei pesi medi. E stavolta Vincenzo “Vince Dundee” Lazzara vince. E’ una vittoria ai punti, sudata e sofferta, ma meritata; come riporta il New York Times, Dundee ha vinto schivando costantemente i furiosi assalti del campione, che era dato favorito 3 a 1, tenendolo a distanza con un jab sinistro da manuale e assegnandogli chiaramente otto dei quindici round. Il verdetto è stato unanime. L’8 Dicembre del ‘33 la prima difesa, sempre alla Boston Arena, è una vittoria ai punti in 15 round su Andy Callahan, poi quattro vittorie senza titolo in palio (e relativo successo su Ben Jeby tanto per chiudere la pratica), e vittoria ai punti in 15, seconda difesa del titolo, il 3 Maggio del ‘34 a Paterson su Al Diamond. Poi, dopo 144 match, anche per Vincenzo “Vince Dundee” inizia la fase calante. E’ ancora il futuro HoF Teddy Yarosz (77-2-2) a fermarlo e a detronizzarlo, l’11 Settembre 1934 a Pittsburgh, per Split Decision (9-3 ed 8-4 per Yarosz ed un 8-7 per Dundee). Vincenzo “Vince Dundee” batte Babe Risko, poi subisce il primo ed unico KO della carriera contro il grande Freddie Steele, perde ai punti con il futuro re dei mediomassimi Billy Conn. Chiude con la Boxe non ancora trentenne, dopo 158 combattimenti, 118-19-14, 29 KO, 6 ND (+4 -2) e un NC. Nella storia della boxe i favolosi fratelli Lazzara sono la prima coppia di “brothers” campioni del mondo. Paolo Lantini.

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