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La Boxe nella storia

“The Little Giant"Tommy Burns mise in palio il mondiale 2 volte nello stesso giorno

Tommy Burns, “The Little Giant of Hanover” è stato campione del mondo dei pesi massimi dal 23 Febbraio 1906 al 26 Dicembre 1908. Tommy Burns è stato:

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- L’unico campione del mondo dei pesi massimi ad aver iniziato la propria carriera nei leggeri

- Il primo campione del mondo dei pesi massimi ad andare in giro per il mondo a difendere il suo titolo

- L’unico nella storia della boxe ad aver messo in palio il titolo del mondo due volte nello stesso giorno -

Il primo campione del mondo dei pesi massimi ad aver messo in palio il titolo contro un uomo di colore… il secondo fu Jim Braddock, 29 anni dopo, contro Joe Louis -

Il campione del mondo dei pesi massimi più basso della storia.

Tommy Burns ha difeso il titolo tredici volte (dodici successi e un pari). Tredici come le difese di Wladimir Klitschko se si conta il regno di Wlad dal successo su Chagaev come da Ring Magazine, e secondo solo alle 25 difese di Joe Louis (contando il regno di Larry Holmes da Ali in poi). Tommy Burns è inoltre il primatista assoluto, tra i pesi massimi, in quanto a difese consecutive del titolo per KO, otto, mai nessun altro come lui. Sottolineo il fatto che si parli di successi per KO e non prima del limite, dato che di questi Joe Louis ne ottenne quindici tra il 1940 e il 1946, ma l’ottavo fu un successo per squalifica su Buddy Baer. Assurdamente Tommy Burns viene ricordato dai più per una sconfitta (solo cinque su 61 match); quella storica e famosissima con Jack Johnson a Sydney, che per la prima volta nella storia consegnò il mondiale della massima categoria ad un afroamericano e che non starò a raccontare ora dato che sull’argomento sono stati scritti libri e un’infinità di articoli e sono stati girati film e documentari.

Ma nell’immaginario di chi ha raccontato e in quello di chi ha letto ed assistito l’interprete dell’evento è sempre stato solo Jack Johnson… e Tommy Burns? Nato con il nome di Noah Brusso ad Hanover, in Canada, il 17 Giugno 1881, era alto solo cinque piedi e sette pollici, 170 centimetri, ma era dotato di un allungo eccezionale e la sua apertura di braccia era di 188 cm, per intenderci 8 cm più di quella di Mike Tyson. E’ ricordato come un pugile coraggiosissimo, che affrontava chiunque e dovunque… “Difenderò il mio titolo contro tutti, nessuno escluso. Con questo intendo bianco, nero, messicano, indiano, o di qualsiasi altra nazionalità. Non sono il bianco, il canadese, l’americano; sono il campione del mondo, punto. Se non fossi il miglior peso massimo del mondo non vorrei questo titolo.”

Dodicesimo di tredici figli di una famiglia canadese di origine tedesca, e non italiana come riportano alcuni siti canadesi, Brusso inizia la sua carriera di pugile nel 1902 alla Handloser Hall di Delray, in Florida.

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Vince, e sa vincere prima del limite. Due anni dopo, il 7 Ottobre 1904 a Milwaukee, affronta per la prima volta Philadelphia Jack O’Brien. Nel 1904 Philadelphia Jack O’Brien(foto) è famosissimo. Nato Joseph Francis Hagan a Philadelphia il 17 Gennaio 1878, combatte sul ring dal 1896 e in quegli otto anni tra i suoi 149 avversari ufficiali c’erano i nomi eccellentissimi di George Cole, Young Peter Jackson, “Barbados Deamon” Joe Walcott, Joe Choinski, Peter Maer, Marvin Hart, Jack Twin Sullivan, Mike Schreck, Hugo Kelly al secolo Ugo Micheli di Firenze, l’immenso Tommy Ryan, Charles Kid McCoy, e quel fuoriclasse di Bob Fitzsimmons contro il quale un anno dopo conquisterà il titolo del mondo dei mediomassimi. Philadelphia Jack O’Bryen era un pugile immenso, e saliva sul ring con un record di +118 (46 KO) -7 =20 nc4. Burns risponde con +27 (19 KO) -1 =4, ma l’unico nome di un certo peso nel suo record è quello di Mike Schreck, contro il quale ha subito l’unica sconfitta e rimediato un pareggio nella rivincita.

E’ il primo dei tre match tra i due futuri campioni del mondo, ma il divario di esperienza tra i due è evidente. Per la cronaca il risultato è un successo ai punti in sei round di Philadelphia, con decisione decretata dai giornali, ma per quanto riguarda il racconto del match ci basiamo su una intervista a Tommy Burns apparsa sul Tacoma Times il primo Febbraio 1911: “Un pomeriggio sono stato chiamato al telefono da O’Brien… ‘incontriamoci, devo parlarti.’ Sono uscito e ho incontrato Jack O’Brien. ‘Ragazzo, vorrei che tu combattessi sei round con me’. Ero sbalordito perché O’Brien allora era valutato quasi alla pari di Jim Corbett, mentre io ero solo un ragazzino che cercava di guadagnarsi pane e burro nelle categorie inferiori. ‘Non aver paura di essere picchiato o di finire fuori combattimento, ragazzo’ ha continuato O’Brien, ‘sarà una bella esibizione di boxe in sei round, quindi la folla non rimarrà delusa, e io mi prenderò cura di te’. Beh, mi fidavo di Jack O’Brien, sapevo di non poterlo battere ma ho pensato che se gli organizzatori e il pubblico fossero stati soddisfatti di me avrei guadagnato ingaggi favorevoli per la mia carriera. Bene, dal momento in cui siamo saliti sul ring fino a quando ne siamo scesi, O’Brien mi ha fatto a pezzi. Aveva fatto il doppio gioco.

E’ stata una lezione dura, ma ho preso la mia medicina e sono rimasto in piedi” Il 13 Maggio 1905 l’imbattuto e imbattibile James J. Jeffries annuncia il ritiro dal ring, rendendo il titolo del mondo dei massimi vacante. Il 3 Luglio 1905, a Reno nel Nevada, Marvin Hart diventa campione del mondo dei massimi battendo Jack Root KO al dodicesimo. Il 20 Dicembre 1905, Philadelphia Jack O’Brian compie il suo capolavoro più grande; sul ring del Mechanic’s Pavilion di San Francisco batte Bob Fitzsimmons, che abbandona al tredicesimo, e conquista il titolo del mondo dei mediomassimi.

Burns Beats Hart for Heavyweight Title, <a href=

Il 23 Febbraio 1906, a Los Angeles, “ Noah Brusso” Tommy Burns sfida Marvin Hart per il titolo del mondo dei pesi massimi. E’ sfavorito, e molte sono le scommesse che perderà entro i primi dieci round. Ma Tommy vince. Il verdetto ai punti in venti round decretato dall’arbitro Charles Eyton è accolto dagli applausi dei quattromila spettatori accorsi all’evento. E ha inizio la serie di tredici difese consecutive. La quarta, il 28 Gennaio 1906 (cinque giorni dopo il Ringraziamento) a Los Angeles, è il secondo match con Philadelphia Jack O’Brien. L’arbitro è niente meno che James J. Jeffries. Il giorno prima del combattimento Jeffries, intervistato, dichiara pubblicamente di vedere O’Brain (+135 -8 =22, 52 KO) vincente. Ma il verdetto finale di parità scontenta Burns, che comunque resta campione. Il Los Angeles Herald riporta: “Non ci sono state proteste di disapprovazione, ma tra il pubblico è prevalso un sentimento silenzioso che Jack O’Brien fosse il ragazzo che oggi dovrebbe fare il Ringraziamento.” Il terzo match sei mesi dopo, sempre a Los Angeles. E’ l’8 Maggio 1907 e stavolta Tommy Burns batte Philadelphia Jack O’Brien. Il San Francisco Call riporta: ”Il robusto Tommy Burns ha combattuto per tutti e venti i round contro Jack O’Brian ricevendo il meritato verdetto dall’arbitro Charles Eyton. Fin dall’inizio è stato evidente agli spettatori che bisogna essere in due per combattere, e O’Brien ha dovuto avvalersi di ogni centimetro del ring per essere in grado di frenare l’aggressività del suo avversario e risparmiarsi l’ignominia di un knockout….. Burns è sempre stato l’aggressore mentre O’Brein è stato sempre in fuga. Ogni volta che O’Brian ha tentato un’azione, e questo è successo raramente, Burns lo ha punito severamente. Alla fine Burns non aveva segni, mentre entrambi gli occhi di O’Brien erano gravemente tagliati, e anche il naso, già danneggiato nel match precedente con Burns, ha subito un duro bombardamento…..”

232444 bURNS VS jOHNSONBurns vs Johnson 1908

Qui si chiude la trilogia sul ring tra Tommy Burns e Philadelphia Jack O’Brien, anche se in seguito ci sono state parecchie polemiche, una riguardante reciproche accuse di tentativi di combine, e un’altra più interessante circa l’eventuale messa in palio di entrambi i titoli del mondo in possesso dei due; quello dei massimi di Tommy Burns e quello dei mediomassimi di Philadelphia Jack O’Brien. O’Brian non ha mai difeso il suo titolo, ma non ha mai annunciato di averlo abbandonato. Sembra che alcune testate giornalistiche e vecchi annuari di boxe testimoniarono che il match fosse valido anche per il mondiale detenuto da O’Brien, quindi Burns avrebbe vinto anche quello, ma questo fatto è stato successivamente accantonato e dimenticato. Prove oggettive comunque non esistono, ma il successore “vero ed ufficiale” di O’Brian sul trono dei mediomassimi si avrà solo nel 1920, nei panni di Georges Carpentier dopo la vittoria su Battling Levinsky. Dopo il successo con Philadelphia Jack O’Brian inizia per Burns la serie record di otto successi consecutivi per KO in giro per il mondo; Bill Squires a Colma in California, Gunner Moir e Jack Palmer in Inghilterra, Jem Roche a Dublino, Jewey Smith e Bill Squires in Francia, ancora Bill Squires a Sydney, Bill Lang a Melbourne. Infine, il 26 Dicembre 1908 al Sydney Stadium, lo storico match con Jack Johnson. Dopo la perdita del titolo Tommy Burns riduce tantissimo la sua attività sul ring; tra il 1910 e il 1918 solo cinque match, quattro vittorie e un pari, tra Australia, Stati Uniti e Canada, e l'arruolamento nell’esercito canadese durante la Grande Guerra prestando servizio come istruttore di fitness per la truppa. Poi, il 16 Luglio 1920, a trentanove anni, la prima sconfitta prima del limite con il forte inglese Joe Beckett alla Royal Albert Hall di Kensington, Londra, per il titolo del Commonwealth sarà il suo ultimo match. Chiude con +47 (35 KO) -5 =9.

Al termine della carriera Burns è ricco e benestante.

Nel ‘28 si trasferisce a New York a gestire un locale, ma il Wall Street Crash del 1929 e la grande depressione colpiscono profondamente la sua situazione finanziaria. Nel 1948 diventa predicatore evangelico a Coalinga, nella contea di Fresno in California. Muore a Vancouver, in seguito ad un attacco cardiaco, il 10 Maggio 1955, all’età di 73 anni. Nel 1960 sarà inserito nella Ring Boxing Hall of Fame e nel 1996 nella International Boxing Hall of Fame di Canastota tra i più grandi di sempre.

Paolo Lantini -Fonte principale “Boxrec”

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