logo facebook

SEGUICI SU FACEBOOK

La Boxe nella storia

Dick Tiger e Joey Giardello, due campioni dei medi, due vite difficili e parallele

Joey Giardello e Dick Tiger si erano già affrontati due volte nel ‘59.

Erano stati venti round combattuti sul filo dell’equilibrio, e il risultato era stato  di assoluta parità, una vittoria a testa... Tiger il 30 Settembre (48 a 45, 47 a 43, 47 a 45) e Giardello il 4 Novembre (47 a 45 e 45 a 44 due volte). Due match di dieci round ciascuno, due match combattuti da uomini in cerca dell’avvicinamento ai vertici della categoria.

2871 Giardello scura Tiger

Adesso però si trovavano di fronte l’uno contro l’altro per qualcosa di enorme… il titolo del mondo dei pesi medi. Il 7 Maggio 1963 Paul Pender aveva annunciato il suo ritiro definitivo dal ring… erano tredici mesi che non combatteva e con l’annuncio rendeva ufficialmente vacante il titolo del mondo.

Dick Tiger aveva già fatto le prove ufficiali da campione. Il 23 Ottobre del ‘62 si era preso la cintura WBA battendo ai punti a San Francisco il Cyclone dello Utah Gene Fullmer, contro il quale aveva poi pareggiato quattro mesi dopo a Las Vegas. E il 10 Agosto del 1964, a Ibadan, nella sua Nigeria e davanti alla sua gente in delirio, aveva chiuso in maniera fantastica la trilogia con Fullmer per KO tecnico al settimo, conquistando anche la vacante cintura WBC e il mondiale assoluto dei pesi medi.

Erano state vite difficili quelle di Giardello e Tiger, dentro e fuori il ring.

 

Tiger, nato Richard Ihetu il 14 Agosto 1929 ad Amaibgo, figlio di un pastore, si guadagna da vivere lavorando come inscatolatore di arachidi al soldo dei commercianti inglesi. Comincia a boxare sui ring nigeriani tra ventidue e i ventitré anni per arrotondare la bassissima paga; il suo primo match, senza una data ufficiale, sarebbe quello del ‘52 con Simon Eme, battuto al secondo round. Diciassette match sui ring nigeriani, poi nel 1955 si trasferisce a Liverpool dove, senza una preparazione specifica, inizia il lavoro sul ring per pochi spicci in cambio dei successi ai punti dei beniamini di casa. Perde quattro match di fila, poi prende le misure e comincia anche a vincere. In tre anni e mezzo combatte ventotto volte sui ring di Liverpool, Blackpool, Cardiff, Birmingham, Kensington, Londra, Manchester, con 19 vittorie, otto sconfitte ai punti e un pari. Poi, il 5 Giugno del 1959, l’esordio negli Stati Uniti, proprio nel tempio della boxe: il Madison Square Garden. Tre match per farsi notare, poi i due scontri con Giardello al Chicago Stadium e alla Cleveland Arena. Tra il ‘60 e il ‘62 una serie di vittorie lo portano ad affrontare Gene Fullmer per il WBA dei medi. Quattro mesi fa il trionfo definitivo a Ibadan. E ora la prima difesa… contro Joey Giardello. Carmine Orlando Tilelli, di padre calabrese e madre napoletana, nasce il 16 Luglio 1930 a South Philly, quel quartiere di Philadelphia dove vivevano e si scontravano le bande degli italiani e degli irlandesi, dei portoricani e degli afroamericani. Oggi a South Pilly, all’incrocio tra Mifflin Street, la S13th Street e Passyunk Avenue, su uno spartitraffico proprio di fronte alla “Home of History of Italian Immigration Museum”, c’è la statua di bronzo di Joey Giardello, the “Legendary Philadelphia Boxer”. Ma negli anni quaranta il giovane Carmine conosce ben presto il riformatorio, cosa che lo accomuna ad altri due grandi italoamericani campioni del mondo dei medi, Rocky Graziano e Jake La Motta. Cambia il suo nome in Joey Giardello per potersi arruolare nell’esercito avendo la fedina penale sporca… i documenti falsi glieli aveva procurati il cugino di un suo compagno di cella.

224t3 Giardello Atlantic

E nell’esercito conosce la boxe. Suo padre, un ex pugile che aveva disputato 17 match professionistici tra il ‘30 e il ‘33 con il nome di Eddie Martin, nome preso in prestito dal campione del mondo dei gallo 1924-25 il grande Eddie “Cannonball” Martin al secolo Eduardo Vittorio Martino, lo sprona nell’intraprendere la carriera professionistica e lo segue a livello manageriale. Esordisce con una vittoria KO al primo il 16 Novembre 1948 alla Trenton Arena e nel ‘55 ha in mano il contratto per un match con Carl “Bobo” Olson per il titolo del mondo dei pesi medi. Ma un banale incidente stradale gli procura una lesione al ginocchio, e il match mondiale è rimandato. E Joey ne combina una grossa. Una sera, ancora con le stampelle di supporto, dopo qualche birra di troppo con gli amici Joey viene coinvolto in una rapina ad una stazione di servizio. Esce dal carcere per buona condotta quattro mesi dopo, ma il mondiale è definitivamente saltato. E nel frattempo suo padre muore. Joey ricomincia, e il suo manager adesso è un giovane di nome Lou Duva. Joey torna sul ring dopo quasi un anno… molte vittorie e qualche battuta di arresto, ma Duva sa come pilotarlo. Nel ‘59, i due match con Dick Tiger e nel ‘60 match pari con l’ex re dei medi Gene Fullmer per la cintura NBA a Bozeman nel Montana, terra di mormoni. Cyclone Gene Fullmer, nativo di West Jordan nello Utah, è figlio di mormoni, il suo secondo soprannome è “The Mormon Mauler”. A bordo ring il tifo è tutto per il Cyclone. Sono quindici round pieni di sangue. Al termine del match Giardello ha vinto chiaramente nove round, e l’arbitro Harry Kessler gli riconosce un 144 a 142. Ma i due giudici Billy McFarland e Jay Evans sono entrambi del Missouri e vedono 145 a 145 il primo e 145 a 142 per Fullmer il secondo. Joey Giardello scende dal ring furioso; la vetta è vicina, ma per prenderla deve aspettare, ora è il turno di Dick Tiger… il suo anno sarà il 1963. Il 24 Giugno 1963 Giardello, già vincitore del “Fight of the Year 1962” su Henry Hank, batte chiaramente il quarantaduenne Ray “Sugar” Robinson, ormai inesorabilmente sul viale del tramonto, e si guadagna il ruolo di sfidante ufficiale. Dick Tiger vs Joey Giardello, campionato del mondo dei pesi medi, Convention Hall di Atlantic City, 7 Dicembre 1963.

22w2 Tiger Giardello Numeri

Tiger è un pugile che attacca sempre, cerca continuamente la media distanza e il corpo a corpo è il suo terreno. Giardello è un pugile che si adatta ad ogni tipo di avversario, e contro un picchiatore Joey boxa di rimessa e lo fa magnificamente. Lo tiene a distanza con il jab sinistro, che doppia continuamente con il destro. Porta tutti i colpi con naturalezza sorprendente, e in questo primo mondiale tra i due la cosa gli riesce fantasticamente bene. Giardello anticipa Tiger continuamente, quando il campione tenta di accorciare la distanza lui indietreggia, e indietreggiando colpisce. E come tocca le corde con la schiena si piega sul fianco destro ad evitare il gancio destro di Tiger e in un attimo è di nuovo a centro ring. Lou Duva con lui ha fatto un lavoro fantastico, e il risultato è un pugile che oggi, per il campione del mondo, è insuperabile. E’ evidente a tutti i presenti che tra i due non ci sia una palese superiorità dell’uno sull’altro e che una rivincita mondiale sarebbe la giusta conclusione della sfida tra i due campioni, ma al termine dei quindici round previsti sono tutti d’accordo sul fatto che Joey Giardello sia il nuovo campione del mondo dei pesi medi. Il primo di una lunga serie di campioni amministrati del futuro Hall of Fame Lou Duva. Otto a cinque e due round pari per l’arbitro e giudice unico del match Paul Cavalier, avvallato dai giudizi della stampa… 9 – 5 – 1 il giudizio dell’Associated Press, 8 – 5 – 2 quello del United Press International.

Per la rivincita bisogna aspettare quasi due anni. Tra l’Aprile e i Maggio del ‘64 Giardello, che più volte dichiara di volere un match mondiale con Laszlo Pap, batte due volte l’argentino Juan Carlos Rivero, poi difende a Dicembre il mondiale in quindici combattutissimi round alla Convention Hall di Philadelphia contro Rubin “Hurricane” Carter… verdetto unanime ai punti (72 a 66, 70 a 67 e 71 a 66) criticato successivamente da qualcuno viste le note e tristi vicende di Hurricane ma che io, personalmente, condivido pienamente. Dopo un successo su Gil Diaz nel Marzo del ‘65, è pronto per la nuova difesa del titolo… contro Dick Tiger, naturalmente. Tiger, dal canto suo, ha combattuto cinque volte. Ha battuto Jose Gonzalez e Don Fullmer, fratello minore del suo grande avversario Gene, poi ha subito una split decision contro il fortissimo Joey Archer, e ha facilmente battuto i due precedenti avversari di Giardello, Juan Carlos Rivero e Rubin “Hurricane” Carter, che dopo sconfitta con Giardello era ormai professionalmente in caduta libera. Nell’Ottobre del ‘65 Dick Tiger è pronto per riconquistare il mondiale dei medi. Joey Giardello vs Dick Tiger, campionato del mondo dei pesi medi, Madison Square Garden di New York, 21 ottobre 1965. Come per Rubin Carter anche per Giardello quello del Dicembre del ‘64 alla Convention Hall di Philadelphia è stato l’apice della carriera, e da quel momento anche per Joey è iniziata la fase calante. Per il vincitore del match è già pronta un’offerta di 75.000 dollari per affrontare il vincitore del match tra Ray Sugar Robinson e Joey Archer (Pittsburgh, 10 Novembre 1965), anche se poi la storia ci dirà che il prossimo sfidante, e campione del mondo, sarà Emile Griffith. Giardello appare subito più lento rispetto a due anni prima; il suo fantastico jab sinistro stavolta rimane isolato e Tiger riesce ad entrare nella sua guardia con facilità.

 

Probabilmente Giardello sente il peso di una carriera che conta ben 127 incontri, ed oggi è costretto ad accettare la media distanza. Ribatte colpo su colpo con l’orgoglio del campione, e ne esce un match bellissimo. Il settimo round è favoloso, con scambi a due mani a viso aperto… ottavo e nono anche. Il campione è vivo e dà battaglia, e i round centrali sono il suo momento migliore. Ma dal decimo comincia probabilmente ad accusare i colpi al corpo del nigeriano, che prende quota. Il dodicesimo è un round durissimo per Giardello, che subisce colpi pesantissimi; ma la sua reazione sul finale rende vivo il match. Il KO è sempre nell’aria in ogni istante del match, ed è ormai evidente a tutti che è ormai l’unica soluzione che il campione del mondo ha per conservare il titolo. Ma non ci saranno atterramenti. Dal tredicesimo anche Tiger comincia a sentire la stanchezza e, pur restando lui a tenere l’iniziativa, uno stanchissimo Giardello si aggiudica probabilmente il finale di match.

287q11 Tiger vince

I punteggi dell’arbitro Tony Lo Bianco, 9 a 5, e dei giudici Al Berl, 10 a 5 e Tony Castellano, 8 a 6, sono condivisi dai 17.000 presenti al Garden. Dick Tiger è nuovamente campione del mondo dei pesi medi. Joey Giardello chiuderà con la boxe due anni dopo, con quattro match e due vittorie. Dick Tiger continuerà fino al 1970.

Perderà il mondiale dei medi per mano di Emile Griffith, diventerà campione del mondo dei mediomassimi battendo Jose Torres, titolo che perderà per mano di Bob Foster dopo averlo difeso vittoriosamente due volte, vincerà il Fight of the Year 1968 su Frank DePaula, batterà Nino Benvenuti al Garden, chiuderà con una sconfitta ai punti con Griffith nella rivincita. Entrambi sono eletti nella International Boxing Hall of Fame di Canastota insieme ai più grandi di sempre. Paolo Lantini.

RIFERIMENTI

BOXE RING WEB

EDITORE FLAVIO DELL'AMORE

Autorizzazione

Tribunale di Forli' n. 2709

CHI E' ONLINE

Abbiamo 850 ospiti e nessun utente online

FORUM

logo boxeringweb2017c

Il Forum a cura di NonSoloBoxe

Per discutere di Boxe e non solo...

CLICCA SUL BOTTONE
PER ACCEDERE AL FORUM

go