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La Boxe nella storia

Cristoforo "Battling" Battalino l'indomito guerriero che divenne campione mondiale dei piuma

BATTALINO Chris Battling

 

Nel 2003 l’International Boxing Hall of Fame di Canastota ha introdotto Battling Battalino tra i grandissimi della boxe, riconoscendolo come uno dei più grandi pesi piuma della storia. Tra il Settembre del 1929 e il Gennaio 1932 Battalino è stato campione del mondo della categoria, conquistando il titolo contro il francese Andre Routis e difendendolo vittoriosamente cinque volte. Cristoforo Battaglia nasce ad Hartford, nel Connecticut il 18 Febbraio 1908. I suoi genitori, Emilia e Carmine Battaglia, sono da poco sbarcati ad Ellis Island dalla Sicilia, e da lì si sono trasferiti nel vicino Connecticut, sulle sponde dell’omonimo fiume, dove Cristoforo comincia a combattere sul ring ancora giovanissimo. Ed è molto forte; la sua carriera dilettantistica, 46 vittorie su 59 match disputati, culmina con i titoli di campione del Connecticut e l’AAU National dei pesi piuma. Nel frattempo, non avendo mai frequentato la scuola superiore, lavora insieme al padre in una piantagione di tabacco prima e in una fabbrica di macchine da scrivere poi. Esordisce al professionismo nel 1927, a soli 19 anni, nella sua Hartford con un successo al secondo sul come lui debuttante Archie Rosemberg, per il quale la carriera sul ring terminerà con questo match. Per Cristoforo Battaglia è invece l’inizio di una carriera sul ring di grande successo. Christoper si fa chiamare  Battling Battalino ed è un attaccante indomito, coraggiosissimo, picchiatore implacabile e molto amato dal pubblico. Ogni suo match è garanzia di spettacolo.

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Due anni dopo l’esordio il match della svolta... per il ventunenne italoamericano c’è Panama Al Brown. Panama Al Brown, al secolo Alphonso Teofilo Brown (1902-1951), è famoso per essere stato il primo pugile latinoamericano a conquistare un titolo del mondo. Introdotto nella IBHOF nel 1992, è uno di quei fuoriclasse che non si discutono; ha appena conquistato il mondiale dei gallo battendo Gregorio Vidal ai punti in quindici round al Queensboro Stadium di Long Island a New York e resterà campione sei anni, fino al 1935. Giramondo di Colon, dopo i primi otto match a Panama ha combattuto 148 incontri tra Stati Uniti, Francia, Spagna, Danimarca, Cuba, Inghilterra, Canada, Italia, Belgio, Algeria, Marocco, Svizzera, Tunisia e Norvegia, per poi chiudere la grandissima carriera con sette match nella sua Panama con un record di +131 -20 =12, 59 KO con dieci vittoriose difese del titolo del mondo dei gallo, tra le quali vale la pena ricordare quella ai punti in dodici round al Palazzo dello Sport di Milano, il 19 Marzo 1933, sul nostro bravissimo Domenico Bernasconi.

Il ventisettenne Panama Al Brown è un fuoriclasse ed ha bisogno di monetizzare la sua carriera sfruttando la fresca conquista del titolo del mondo. Ha solo un problema… non è amato dal pubblico per la sua presunta omosessualità. Il ventunenne Cristoforo “Battling Battalino”, (+17 -1 =2, 9 KO e un NC) lo affronta a livello dei pesi piuma nella sua Hartford, al Bulkeley Stadium, il 26 Luglio 1929; per lui si tratta del grande salto di qualità. E’ il 26 Luglio 1929 e il ring è allestito al Bulkeley Stadium di Hartford… inutile dire che il tifo per Battling Battalino è totale. Una curiosità: due giorni prima Panama Al Brown avrebbe dovuto combattere a Philadelphia contro Matty White, ma senza alcun preavviso il panamense non si era presentato all’appuntamento, motivo per il quale il 25 la Pennsylvania Athletic Commission aveva squalificato lui e il suo manager Dave Lumiansky a tempo indeterminato. Al suono della campana Bat Battalino si scatena… aggredisce immediatamente il blasonato avversario con serie a due mani aggiudicandosi in maniera eclatante i primi quattro round. Nel terzo Brown va anche al tappeto pur rialzandosi immediatamente. Dal quinto l’azione di Battalino rallenta e Brown riesce ad inquadrare il match, ma Cristoforo resiste bene e al termine dei dieci round previsti il vincitore è chiaramente lui. L’arbitro e giudice unico del match, Bill Conway, gli assegna in maniera un po’ troppo casalinga tutti e dieci i round. Il campione del mondo dei pesi piuma è il francese Andre Routis. Non è un fuoriclasse, ma il 28 Settembre 1928, al Madison Square Garden, ha clamorosamente battuto con una split decision in quindici round nientemeno che Tony Canzoneri prendendosi entrambe le cinture, NYSAC ed NBA, in quello che il New York Time ha giudicato “… uno dei combattimenti più selvaggi mai organizzati per la corona delle 126 libbre”. Dopo la clamorosa vittoria, due sconfitte senza titolo in palio, la seconda proprio contro Tony Canzoneri, poi una vittoriosa difesa al terzo contro Buster Brown e quattro sconfitte, ancora senza mondiale in gioco, che portano il suo record ad un non eccezionale +56 -23 =7, 13 KO. Ma è il campione del mondo dei piuma… e Cristoforo vuole quel titolo.

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Gioca ancora in casa, all’Hurley Stadium di Hartford di fronte a 14.000 spettatori, e l’arbitro e giudice unico è ancora Bill Conway. E’ il 23 Settembre 1929. Il NYSAC, dopo le numerose sconfitte subite, ha dichiarato Routis decaduto e non riconosce il match come valevole per la sua sigla, ma i quindici round previsti e il riconoscimento da parte della NBA e della rivista The Ring di Nat Fleischer sono garanzia di vero World Championship. E Cristoforo “Battling Battalino”, a soli ventun’anni, due di professionismo e ventidue match, domina… 75 a 56 il verdetto di Bill Conway, tutti e quindici i round per lui, quattro con addirittura due punti di scarto. Una superiorità che non si può discutere. E’ il terzo “italiano d’America” a riuscire nell’impresa a livello delle 126 libbre dopo Johnny Dundee e Tony Canzoneri. Nei primi sei mesi del 1930 combatte nove volte senza titolo in palio, con tre sconfitte e sei successi, uno dei quali sull’ex re dei pesi gallo Angelo Geraci “Bushy Graham”; poi a Luglio la prima vittoriosa difesa, KO al quinto sul filippino Ignacio Fernandez. A questo punto i ripetuti match senza titolo in palio, come spesso accadeva, gli procurano qualche sconfitta, ma è nelle grandi battaglie che emergono le qualità del campione.

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A farne le spese i futuri HOF Charles “Bud” Taylor e soprattutto il fuoriclasse cubano Kid Chocolate, al secolo Eligio Sardinias Montalvo, battuto ai punti in quindici round al Madison Square Garden il 12 Dicembre 1930 in un match con il titolo in palio riconosciuto questa volta anche dal NYSAC. Dopo i primi dieci round Kid Chocolate è in vantaggio ai punti; la sua tecnica ha la meglio sull’irruenza del campione del mondo, ma Bat capovolge il risultato aggiudicandosi chiaramente gli ultimi cinque. Il verdetto è una decisione unanime per lui, avvallata anche dal giudizio dell’Associated Press, che gli assegna otto round contro i sette dello sfidante. Il 22 Maggio 1931 è la volta del campione olimpico di Parigi 1924 e futuro HOF Fidel La Barba a testare la forza di Cristoforo Battaglia; il campione olimpico per gli USA di chiare origini italiane è favorito nei pronostici 2 a 1, ed è un beniamino del Garden. Ma i 15.000 spettatori assistono al quarto successo mondiale di Battling Battalino… anche qui la decisione è unanime.

Ed è ancora un futuro HOF la quinta vittima mondiale di Bat il 23 Luglio 1931… Freddie Miller, di Cincinnati; il ring è il Redland Field di Cincinnati e Miller vi sale in qualità di sfidante ufficiale forte di un record di +87 -4 =3. Un gancio destro al mento di Bat atterra Miller nel primo… Miller ha accusato il colpo e fatica a riprendersi... Bat domina. E’ ancora il gancio destro al mento immediatamente doppiato da un montante destro al corpo ad atterrare Miller nel nono una prima volta, poi una serie a due mani provoca il secondo kd. Miller si rialza al nove e riesce a terminare in piedi il match, previsto sui dieci round come da regolamento dello stato dell’Ohio.

Netto l’unanime verdetto in favore dell’italoamericano. Il 4 Novembre 1931, al Chicago Stadium, il pugile di casa Earl Mastro (+49 -3 =2) è il sesto avversario mondiale di Bat. I 14.000 spettatori assistono ad uno scontro estremamente violento. Il Burlington Free Press adn Times così lo descrive: “L’implacabile e combattivo campione Battling Battalino ha dovuto lottare come un campione per sconfiggere il giovane sfidante di Chicago. Ha atterrato Mastro due volte ed una terza lo ha messo sull’orlo del KO, ma il cittadino di Chicago ha sempre lottato con disperazione… Battalino lo ha atterrato nel secondo round con una serie a due mani nel secondo round e quando Mastro si è rialzato lo ha costretto alle corde con un’altra raffica di pugni. Nel sesto Battalino ha atterrato il ragazzo di Chicago con un formidabile colpo al corpo.”

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Dopo questo successo il nostro Cristoforo ottiene due importanti vittorie in match senza titolo in palio: il primo nella “bella” con Bushy Graham (+94 -18 =8), che lo aveva sconfitto per split decision a Settembre, battuto KO al primo round per chiudere la pratica, e il secondo con Al Singer (+58 -8 =2), battuto KO al secondo. Poi, il 27 Gennaio 1932, è la volta della rivincita concessa a Freddie Miller alla Music Hall Arena di Cincinnati per il mondiale dei piuma, sesta difesa per Bat. I fatti sarebbero questi: Battling Battalino fallisce il peso… 129 libbre, tre di troppo.

L’NBA, che riconosce l’evento sotto la sua egemonia, priva Bat (già privato del titolo NYSAC l’8 Gennaio di quell’anno non riconoscendo Miller come sfidante) del titolo e lo riconosce valido solo in caso di vittoria di Miller. Nel corso del terzo round Battalino va giù su un innocuo colpo al mento. Si rialza, va giù nuovamente senza quasi essere colpito. Il pubblico protesta rumorosamente mentre l’arbitro Lou Bauman dichiara Miller vincitore. Ma pubblico, giornalisti e osservatori NBA non sono d’accordo, il match è un palese combine; Battling Battalino, avendo ormai perso il mondiale a tavolino, sembra abbia venduto il match al suo avversario consentendogli la conquista del medesimo in cambio di denaro… e la cosa non fa onore ad entrambi i futuri HOF. Il verdetto viene cambiato in “no contest” dalla NBA e il titolo dei piuma resta vacante.

Battling Battalino, a questo punto, chiede di essere reintegrato nel ruolo di campione del mondo, ma la richiesta viene respinta e a Bat verrà negata una nuova chance mondiale per il resto della carriera. Sospeso a tempo indeterminato dalla Boxing Commission e multato di 5000 dollari, Battling Battalino ha continuato a battersi sul ring come peso leggero con alterna fortuna fino al 1940, incrociando i guanti con futuri HOF del calibro di Billy Petrolle e Barney Ross e ottenendo una grande vittoria KOT al sesto round su Cocoa Kid, uno dei fantastici Murderers' Row. Termina la carriera nel 1936 dopo tre sconfitte consecutive, la riprende tre anni dopo, nel Luglio del 1939. Ottiene sette successi consecutivi, poi un pareggio e due sconfitte consecutive lo convincono, nel Gennaio del 1940, al definitivo abbandono. 57 vittorie, 23 prima del limite, 3 pareggi e 26 sconfitte, una sola per KO (da peso leggero nel 1932 contro Billy Petrolle, al 1'31" del dodicesimo ed ultimo round la sua unica vera debacle) sono il suo record. Paolo Lantini

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