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La Boxe nella storia

Due Hall of Fame come Salvatore Angotti e Guglielmo Papaleo si sfidarono al Garden nel 1943

SAMMY ANGOTT CONTRO   WILLIE PEP Il 19 Marzo 1943, settantacinque anni fa, due fuoriclasse e futuri Hall of Fame si affrontavano al Madison Square Garden in un match sui dieci round senza alcun titolo in palio.

Sammy Angott, ex campione del mondo dei leggeri, titolo mai perso, e Willie Pep, campione del mondo in carica dei pesi piuma.

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Salvatore Angotti (non Engotti, ma Angotti, di chiare origini calabresi) nasce a Washington il 17 Gennaio 1915. Peso leggero naturale, 171 cm di altezza, dilettante di successo con la vittoria al Pittsburgh Golden Gloves, a vent’anni è professionista sul ring. Sparring partner principale di Tony Canzoneri prima dei due match di quest’ultimo con Lou Ambers (1936 e 1937), grazie al quale acquisisce esperienza, comincia ben presto ad affrontare i più forti pesi leggeri del tempo. Combatte molto, a volte anche due o tre volte lo stesso mese. Vince spesso e a volte perde, ma sente sempre il suono dell’ultima campana. Soprannominato “The Clutch”, boxa con lo stile aggressivo dei picchiatori, anche se l’assenza del colpo risolutore lo porta spesso al risultato ai punti. Batte avversari che si chiamano Freddie Miller, Aldo Spoldi (italiano di Castiglione d’Adda già campione d’Europa dei leggeri), Baby Arizmendi. Il 3 Maggio 1940, a venticinque anni, conquista il mondiale NBA dei leggeri battendo ai punti in quindici round Davey Day (+59 – 7 =4) in quella che è la “bella” di una trilogia tra i due iniziata appena sette mesi prima. L’arbitro e giudice unico dell’incontro è niente meno che Jack Dempsey, “The Manassa Mauler”, che assegna ad Angott il verdetto con il punteggio di 76 a 74. Il 21 Giugno del 1941, a Philadelphia, è sconfitto ai punti in dieci round da un certo Ray “Sugar” Robinson (+20 -0, 17 KO) e cinque mesi dopo, dopo 4 successi consecutivi per KO, tenta per la prima volta la conquista del mondiale al Garden. E Sammy Angott centra subito l’obiettivo. E’ il 19 Dicembre 1941, e il campione del mondo è il texano Lew Jenkins (+51 -18 =5). Lew ha tolto clamorosamente il titolo a Lou Ambers, e lo ha battuto anche nella rivincita. Ma Angott lo domina dal primo al quindicesimo… 13 a 2 è il verdetto unanime ai punti dell’arbitro Young Otto e dei giudici Charles Draycott e Bill Healy.

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Il Garden è il suo ring e la gente del Garden ama Sammy Angott. Al Garden, nel 1942, batte prima Bob Montgomery (+41 -3 =3), poi difende il titolo con Allie Stolz (+46 -4 =2). Batte nuovamente Montgomery a Philadelphia e poi prende nuovamente di petto il signor Ray “Sugar” Robinson (+32 -0, 25 KO). E’ il 31 Luglio 1942 e il ring è ancora il Madison Square Garden. Dopo la prima netta sconfitta Angott affronta il fuoriclasse di Ailey a viso aperto. Per l’Associated Press Sammy vince i primi tre round, il quarto è pari. La rimonta di Sugar parte dal quinto… Sugar vince ancora ai punti, ma scende dal ring con profondi squarci alle arcate sopraciliari. Sammy non è stato dominato e gli oltre 12.000 del Garden gli riconoscono con una ovazione lo status di grande campione. Sammy batte nuovamente Aldo Spoldi (+96 -23 =7) a New Orleans e poi… dichiara alla stampa il suo ritiro dal ring. E’ il 13 Novembre 1942. Per la cronaca Sammy cita un infortunio alla mano destra, ma voci che circolano nell’ambiente affermano che il campione del mondo dei leggeri avesse lasciato lo sport perché si rifiutava di fare affari con la mafia che dettava legge nel mondo della boxe. Angott comunque nega questa storia affermando di aver accettato un lavoro ben remunerato. Salvo ripensarci a Gennaio, e il 19 Marzo 1943 eccolo nuovamente sul ring del Garden. E il suo avversario è Willie Pep.

 

Di Guglielmo Papaleo “Willie Pep” si sa praticamente tutto… ESPN lo pone attualmente al quinto posto nella classifica dei più grandi di sempre, davanti a Roberto Duran e dietro solo a Ray Sugar Robinson, Muhammad Ali, Henry Armostrong e Joe Louis… che altro aggiungere: figlio di siciliani della provincia di Siracusa, nato a Middeltown, nel Connecticut, il 19 Settembre 1922, è il campione del mondo dei pesi piuma. Quattro mesi fa, al Madison Square Garden, ha detronizzato Chalky Wright. Ha solo vent’anni, ma sale sul ring con un record che mette paura… 62 incontri e 62 vittorie, 23 per KO. Sammy Angott, di sette più vecchio, risponde con un più normale +69 -17 =5, 12 le vittorie prima del limite e non è mai andato KO. Come già detto non c’è titolo in palio, ma di fronte ci sono un campione del mondo in carica e un ex campione del mondo che il titolo non lo ha mai perso… e due italoamericani sul ring. Sarà uno spettacolo grandissimo. L’incontro, organizzato da da Mike Jacobs che cura gli interessi di Willie Pep, era inizialmente stato programmato sui quindici round visto lo spessore dei due protagonisti, ma il NYSAC aveva insistito che i round fossero dieci, preoccupato più che altro del fatto che Pep avrebbe potuto rivendicare la corona dei leggeri in caso di vittoria in un match sui quindici round.

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Pep è favorito con una quota di 14 a 5, 16.834 spettatori paganti, arbitro dell’incontro Billy Cavanaugh, giudici Joe Agnello e Bill Healy. Angott è più alto di sei centimetri, 171 contro 165 e più pesante di quattro libbre, 134 ½ contro 130 ¼… ma Pep è abituato a rendere centimetri e peso ai suoi avversari. Il match ha inizio. Subito ci si rende conto che i disturbi alla mano destra di Angott, se veramente disturbi ci sono stati, sono completamente scomparsi. E’ lui ad imporre il ritmo con il suo stile aggressivo, e i primi tre round sono i suoi. Il quarto è di Pep, il quinto nuovamente di Angott. Ma nel quinto uno scontro tra teste apre una ferita sulla palpebra sinistra di Angott e il sangue esce copioso ed difficile da cauterizzare. Il sesto round è sostanzialmente pari, settimo ed ottavo sono di Pep. Sono round questi bellissimi ma un po’ concitati… nel settimo prima l’uno poi l’altro finiscono a terra per scivolate in seguito a colpi a vuoto; stessa cosa accade due volte ad Angott nell’ottavo. Il signor Cavanaugh non ritiene mai di dover contare, non c’è kd. A inizio del nono l’opinione di tutti è che i vent’anni e la freschezza di Pep avranno la meglio, ma è proprio il nono round a consegnare il match a Sammy Angott. Un montante sinistro al corpo piega Pep e Angott si scatena con una serie a due mani al volto e al corpo. Classe e mestiere fanno si che Pep termini in piedi il round. Nel decimo Pep lotta disperatamente, ma quel montante al corpo nel nono lo ha indebolito e il finale di round è ancora favorevole ad Angott. La decisione è unanime: 5 a 4 per l’arbitro Cavanaugh e per Bill Healy, 6 a 4 per Joe Agnello, lo United Press assegna 6-3-1 e l’Associated Press 5-3-2… tutti per Sammy Angott. Willie Pep (+229 -11 =1, 65 KO) sarà campione del mondo fino al 1950 salvo un brevissimo intervallo di tre mesi tra il ‘48 e il ‘49, combatterà fino al 1966 all’età di 44 anni e sarà inserito nella International Boxing Hall of Fame fin dal primo anno, il 1990. Sammy Angott (+94 -29 =8, 22 KO) combatterà fino al 1950, affrontando tra i tanti Henry Armostrong, Ike Williams tre volte (una vittoria per KOT e due sconfitte per split decision) e Ray “Sugar” Robinson per la terza volta. Il 27 Ottobre 1943 sarà nuovamente campione mondiale NBA dei leggeri, battendo Luther “Slugger” White (+78 -13 =10) ai punti in quindici a Los Angeles, titolo che perderà nel Marzo del ‘44, sempre a Los Angeles e sempre ai punti, contro il forte messicano Juan Zurita (+124 -21 =1). Una sola volta sarà battuto prima del limite, da Beau Jack nel 1946. Dal 1998 anche lui è insieme ai più grandi di sempre a Canastota. Paolo Lantini

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