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Kaba e Zgurean: conferma di due interessanti prospetti

Vincenti e convincenti nella riunione di Bologna. Il maestro Pesci: “Sono due ragazzi che possono crescere molto, ma per il prossimo salto di qualità occorrerà lavorare sulla potenza aerobica”. 
di Maurizio Roveri
Bene Kaba. Molto bene Zgurean. I due giovani pugili Professionisti del maestro Paolo Pesci hanno vinto e convinto nella gradevole serata di boxe messa in scena dalla Bolognina Boxe nella palestra “Gino Milli” di Bologna.
KABA a COLORI
Il superleggero Arblin Kaba, 23 anni(nella foto)  ha sconfitto in maniera chiarissima ai punti - aggiudicandosi tutti i sei round - il serbo Dimitrije Djordjevic un pugile ventunenne ma già abituato a girare l’Europa, chiamato spesso a combattere in Francia, due volte in Finlandia ad Helsinki, anche ad Agadir in Marocco e al Teatro Principe di Milano. Djordjevic, pur così giovane, era il suo tredicesimo match da professionista. Non ha mai vinto, però sa tenere più che dignitosamente il ring, non disdegnando di attaccare. Dotato di buona resistenza, non è mai stato battuto prima del limite. E a buttarlo giù non ci è riuscito neppure Arblin Kaba, che ha mani “pesantine” e ha prodotto un combattimento di notevole intensità. Ma non era il successo prima del limite l’obiettivo del pugile della Boxe Le Torri. L’importante era la prestazione. E quella è stata positiva. L’importante era - soprattutto - tornare fra le sedici corde a distanza di sei mesi dal precedente match.
Kaba ha messo in mostra un buon ritmo, ha portato combinazioni di colpi veloci e precisi, ha imposto la propria boxe.
Un successo ampio, il sesto del ventitreenne italo-albanese in altrettanti incontri. Arblin ha confermato le caratteristiche di fisicità, intensità, tecnica. E’ un superleggero abbastanza esplosivo nella sua azione, ma deve diventarlo ancora di più. Oltre a selezionare meglio i colpi e a variare di più gli attacchi affinché possano diventare più efficaci. Ecco, questa dovrà diventare la prossima “missione” di Kaba per fare sì che il suo pugilato - già valido e intenso - sappia essere ancor più incisivo e concreto. Credo sia anche abbastanza normale che l’azione di Arblin, pur continua, costante, rapida e abbastanza potente, non esprima tutta la potenzialità. E talvolta tenda ad apparire un po’ prevedibile. E’ una situazione legata alla sua limitata esperienza. Arblin ha 6 match da professionista, seppure tutti vinti largamente (un paio prima del limite). E’ un ragazzo che possiede notevoli margini di miglioramento. E’ evidente che per crescere dovrebbe avere l’opportunità di combattere più spesso. Lui è sempre preparato, preparatissimo. Mancano (in Italia) gli avversari disponibili ad affrontarlo. 
ZGUREAN con Pesci dietro
 
(Pavel Zgurean, vittorioso prima del limite, subito dopo il match con il serbo Stojiljkovic. Alle sue spalle il maestro Pesci)
Pavel Zgurean, supermedio ventiduenne, l’altro pugile professionista allenato e gestito da Paolo Pesci, ha vinto prima del limite. Infiammando il pubblico. Un successo per KOT al 5° round, atterrando due volte il giovanissimo avversario, Nikola Stojiljkovic. Orgogliosamente, il pugile serbo (portato a Bologna, assieme a Djordjevic, dal manager Luka Popovic) ha cercato di andare oltre la fatica e la sofferenza e portare a termine il combattimento. Ma Zgurean non glielo ha permesso. E, dopo averlo “cotto”, lo ha buttato giù. Inesorabile, Pavel. Che ha interpretato in maniera giusta il combattimento. Ha studiato e “inquadrato” il suo rivale. Lo ha pressato, ma lo ha fatto con diligenza, pazientemente, senza scomporsi. Aspettando il momento propizio. Un match condotto con lucidità dal supermedio di Pesci, che normalmente cresce alla distanza. Tremendo, per il già sofferente Stojiljkovic, quel diretto destro alla milza che lo ha inchiodato mandandolo al tappeto. Con coraggio il ragazzo serbo si è rialzato. Stremato, non è riuscito però a reggere l’immediata scarica che Zgurean con freddezza gli ha portato. Inevitabile l’intervento dell’arbitro. E’ il quarto successo di Pavel Zgurean in sei combattimenti da Professionista.
Paolo Pesci, con equilibrio e chiarezza di idee, analizza così le prestazioni dei suoi pugili professionisti.
“Indipendentemente dalle vittorie, bisogna saper analizzare come si vince e dove si può migliorare. Pavel Zgurean porta delle serie di 3-4 colpi, lo fa bene, ma una volta che ha saputo portare una sequenza più lunga ha inevitabilmente risolto il combattimento. Pugili come questi due ragazzi serbi sono avversari che se vengono “picchiati” a rate, cioè con combinazioni di tre-quattro colpi, loro riescono a portare a termine il match. A farlo tutto, e ogni tanto cercano anche di metterti in difficoltà. Pertanto, per chiudere prima del limite combattimenti contro pugili di questo tipo, occorre anche avere una potenza aerobica. Vale a dire, avere la capacità di andare a segno portando in serie sette,otto, dieci colpi. Non soltanto combinazioni, seppure belle, di tre-quattro colpi. E’ un lavoro che manca ai miei pugili, a Kaba ancor di più che a Zgurean. Perché Zgurean è più macchinoso nella sua azione e dunque aerobicamente lavora già. Kaba produce una boxe impostata sulla velocità, porta con rapidità serie di tre-quattro colpi e via, lo fa con una certa continuità, però gli manca l’azione più prolungata dove portare ogni tanto combinazioni anche d’una decina di colpi. Diventerebbe molto più efficace. Non darebbe scampo agli avversari. E’ un tipo di lavoro che faremo e che porterà Arblin Kaba - nel tempo - ad un ulteriore e importante salto di qualità. Continueremo a lavorare anche su Pavel Zgurean, per migliorare tecnicamente la sua boxe e valorizzarne le caratteristiche. Mi fa piacere quel che ho visto fare a Pavel nel quinto round, come è stato decisivo, però va detto onestamente che l’avversario di Zgurean era più modesto rispetto all’impegnativo avversario di Kaba”.
E’ stato, quello di sabato scorso, il primissimo sforzo organizzativo della Bolognina Boxe, associazione pugilistica dilettantistica nata nel maggio 2017. Alessandro Danè, il giovane insegnante della Bolognina Boxe e i suoi collaboratori, possono essere soddisfatti (anche per la bella e vibrante cornice di pubblico, quasi tutto di giovani, dentro la “palestra popolare” intitolata a Gino Milli.
Nel cotono dilettantistico si sono fatti particolarmente apprezzare Guido Pieraccioli (Action academy Prato) e la bolognese Sofia Bacchini (Bolognina Boxe) che sul ring della palestra dove si allena ha espresso un apprezzabilissimo combattimento. Bene anche Samb Modou, l’81 chili di Tiziano Scarpellini, Campione regionale Senior, che ha dato vita ad un buon match concedendo la rivincita a Juxhin Hitaj l’avversario battuto ai Regionali. Ha vinto ancora Modou, ma Hidaj (Boxe Piacenza) ha espresso un match valoroso.
Hanno fatto gli “straordinari” - con professionalità - gli arbitri e giudici Alessandro Roda e Gianluca Scorzoni.
RISULTATI
Kg 65: Guido Pieraccioli (Action Academy Prato) batte Mario Missoni (Boxe Le Torri Bologna) ai punti.
Kg 75: Matteo Donadelli (Robby Team Modena) batte Mirco Carannante (Urbani Boxe Modena) ai punti.
Kg 81: Samb Modou (Vasco de Paoli Santarcangelo) batte Juxhin Hitaj (Boxe Piacenza) ai punti.
Kg 71: Gianluca Lombardi (Boxe Valdisieve) batte Danny Tanfoglio (Le Torri) ai punti. 
Femminile kg 60: Solfia Bacchini (Bolognina Boxe) batte Giorgia Zornetta (Padova Ring) ai punti.
PROFESSIONISTI
Pesi super leggeri: Arblin Kaba (Bologna, Boxe Le Torri) batte Dimitrje Djordjevic (Serbia, Team Popovic) ai punti in 6 round.
Pesi supermedi: Pavel Zgurean (Bologna, Boxe Le Torri) batte Nikola Stojiljkovic (Serbia, Team Popovic) per KOT alla quinta ripresa.

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