Tre round senza senso a Miami ricordano i tempi bui della boxe
Il match fra Alvarez e Yildirim è stato una vera presa per i fondelli. Non sarà una frase elegante ma, credetemi, avrei dovuto scrivere di peggio. Il bello, o il brutto se preferite, è che lo si sapeva perfettamente tanto è vero che chi scrive aveva parlato del suo imbarazzo nel presentare questo match rivelatosi una farsa. Una farsa che porta sul banco degli imputati il WBC che classificava Avni Yildirim al nr 2 delle proprie classifiche e anche DAZN non tanto e non solo per aver trasmesso una roba simile ma soprattutto per essersi prestata al volere di Saul Alvarez e del suo gruppo. E un pensiero va ai telecronisti di DAZN in tutto il mondo, costretti a "vendere" una cosa simile.
Il match, ormai lo saprete, è durato tre interi round prima che Yildirim abbandonasse sul proprio sgabello dopo una inutile strigliata di Joel Diaz, famoso trainer che ha la sua parte di colpa nell'aver provato a gettare fumo negli occhi di tutti anche se gli allocchi che ci hanno creduto devono essere proprio pochi. Nessuna delle persone o delle società che finora ho citato hanno fatto un favore alla boxe, anzi le hanno tirato un colpo basso.
Non c'è stato un istante del match che non sia stato di Alvarez, persino nel suo approccio lento al match. Yildirim era terrorizzato come lo sarebbe stato chiunque di noi sul ring di fronte, che so, a Sonny Liston. Canelo ha con tutta calma tirato fuori il libro della boxe e ha eseguito tutti i colpi che vi sono scritti mentre l'altro stava a guardare. Al terzo round un uno-due di diretti, sinistro-destro ha messo a sedere il turco. Alvarez non si è nemmeno dato troppo da fare per chiudere lì come avrebbe potuto. Forse in imbarazzo pure lui. Tanto poi Yildirim è rimasto sul suo sgabello e aggiungiamo per fortuna.
Cinquantasette anni fa nella stessa città, Miami, anche Sonny Liston abbandonò su uno sgabello il titolo mondiale dei pesi massimi di fronte a Muhammad Ali. Fu uno scandalo e lì c'era di mezzo la mafia. Fu una vergogna, uno scandalo come la rivincita dell'anno dopo. L'unica dfferenza rispetto ad allora è che qui non ci sarà rivincita. E ci mancherebbe altro!
