Euro 2012 inizia ad entrare nel vivo. Sabato sera la Spagna sfida la Francia, domenica c’è Italia – Inghilterra. Due quarti di lusso. Repubblica Ceca – Portogallo e Germania – Grecia le altre due sfide.
Domenica sera a Kiev c’è per noi italiani la sfida più affascinante. Quella con i maestri del calcio. È curioso notare che le due sfide disputate nelle grandi manifestazioni, prima di oggi, contro gli inglesi si erano giocate entrambe in Italia. A Torino nell’Europeo dell’80 decise Tardelli, nella finale del 3° e 4° posto di Italia ’90 l’uomo del match fu Totò Schillaci. Italia e Inghilterra sono due squadri simili. Entrambe stanno crescendo ed entrambe sono imperfette. Meglio l’Italia in mezzo al campo, meglio gli inglesi in attacco. Prandelli farebbe bene a scommettere su Mario Balotelli. Nessuno giocherà per il pareggio, ma se la partita dovesse finire ai calci di rigore non sarebbe un male, perché l’Inghilterra dagli undici metri ha una tradizione altamente negativa. I sudditi di Sua Maestà hanno perso ai rigori con la Germania sia in semifinale a Italia ’90 sia nella semifinale di Euro ’96, che si giocò a Wembley. Poi sono stati sconfitti dal dischetto anche a Francia ’98 e nell’Europeo del 2004. In questa fase rischiano, o forse sognano, di prendersi la copertina i portieri.
Una volta i portieri erano gli unici sicuri del posto, oggi tra gli esodati ci sono pure loro. I due Paesi organizzatori hanno avuto qualche problema con i numeri uno. Il polacco Szczesny, ventiduenne portiere dell’Arsenal, è stato il primo espulso di questo europeo. Al suo posto, contro la Grecia, è entrato in campo Tyton, che con il PSV fa la riserva e che nei piani di Smuda doveva essere il terzo portiere, ma Fabianski, anche lui dell’Arsenal si è fatto male. Così Tyton promosso portiere di riserva e il quarto portiere che era già in vacanza a Maiorca è stato richiamato di corsa. L’Ucraina ha invece perso i due portieri titolari. Ha giocato Pyatov, un ricciolone, che nello Shakthar Donetsk non gioca. Pure la Danimarca ha perso a pochi giorni dall’inizio il suo numero uno, Sorensen che ha lasciato i pali ad Andersen, il suo europeo non è stato una favola, ma non è stato nemmeno dimenticare. Promosso, come tutti i danesi. Santos, il C.T. della Grecia, ha scelto Chalkias, il più vecchio calciatore di Euro 2012. Il trentottenne si è fatto male contro i cechi ed ha lasciato il posto a Sifakis. Ha provato sensazioni particolari il portiere della Russia, Malafeev, che ha vinto l’eterno duello con Akinfeev e che ha giocato anche pensando alla moglie scomparsa un anno fa in incidente stradale.
Poi ci sono i portieri famosi. Hugo Lloris è il capitano della Francia, nonostante abbia ‘solo’ ventisei anni. Con il suo sguardo spaventato sembra uno catapultato per la prima volta in un grande palcoscenico. Poi c’è Joe Hart. Si diceva: ‘finalmente l’Inghilterra ha trovato un portiere’. Oggi si dice che gli inglesi cercano ancora l’erede del mitico Banks.
Il poker è d’assi è rappresentato da Neuer, Cech, Casillas e Buffon. Il tedesco è il più giovane e sembra pronto a raccogliere l’eredità di tre grandi numeri. Petr Cech, il portiere con il caschetto, agli altri invidia solo i compagni di squadra. Buffon e Casillas, capitani delle loro squadre, hanno già vinto il Mondiale, hanno giocato più di cento partite in nazionale e sono probabilmente ancora i più forti.
