(La Nazionale azzurra Schoolboys)
Per chi non è addentro in pieno alle cose pugilistiche, ricordiamo che, come da regolamento della Fpi, “Appartengono agli Schoolboy i pugili uomini che hanno compiuto il 13° anno d’età o compiano il 14° nell’anno cui il tesseramento si riferisce”. Insomma, si tratta di adolescenti che hanno scelto la non semplice strada di praticare il pugilato (match di 3 round, di 1’30” ciascuno) e per ragazzini che al mattino “fanno capannello” con i coetanei davanti alle scuole di tutta Italia e che devono rispondere delle loro scelte e delle loro azioni a mamma e papà, è già questo motivo di ammirazione e di rispetto. Nell’età in cui i videogames e le innumerevoli opzioni della telematica offrono ai giovanissimi la comodità del divano, della tastiera e di tutto quanto è finto e virtuale anche a livello agonistico, lo sport “vero”, praticato con costanza e serietà, diventa un’opzione per pochi. Se poi si tratta del pugilato, la scelta è ancora più degna di stima.
La premessa, breve e banale per non scendere in problematiche pedagogiche meritevoli di ben più ampio e approfondito esame, serve ad introdurre alla trasferta effettuata dalla squadra azzurra degli Schoolboys a Valcea, una cittadina romena ai piedi dei Carpazi, per partecipare ai Campionati Europei 2017 che si concluderanno mercoledì prossimo, 26 Luglio.
La compagine azzurra, composta da 15 atleti e 5 tecnici (Giulio Coletta e Gianfranco Rosi quali tecnici federali e Michele Cirilo (FF.OO), Riccardo Fiore (Sicilia) e Salvatore Cannata(Sicilia) quali tecnici aggiunti), per un totale di 20 partecipanti, si è purtroppo conclusa sabato scorso e ciò, sommato ai dispendiosi tornei nazionali (per la stessa Fpi, ma ancor più per le ADS) disputati talvolta in località disagevoli e alla presenza dei soli addetti ai lavori, dovrebbe essere motivo di seria riflessione riguardo l’attività giovanile. Da sempre, spesso per questioni di più lenta maturazione psico-fisica (non tecnica!) degli “azzurrini” rispetto a tanti coetanei, in particolare dell’Est europeo, il settore non ottiene quei concreti risultati che giustificherebbero il cospicuo dispendio di denaro. Probabilmente, sarebbe più conveniente favorire la crescita atletica e tecnica delle nuovissime leve affidandone la cura ai Comitati Regionali, maggiormente consapevoli delle forze giovanili disponibili e in grado di gestire a costi inferiori l’allestimento di un’attività mirata, adeguata alla realtà del settore, per selezionare eppoi mettere a disposizione della Nazionale gli elementi in grado di fronteggiare rivali mediamente “più adulti”. Anche perché non alimenta né l’entusiasmo né l’autostima rientrare dai tornei internazionali che contano, con poco o niente in tasca.
Ecco il dettaglio della trasferta:
Match sostenuti: 21
Vittorie: 6 (28,5%)
Sconfitte: 15 (71.5%)
Dettaglio delle vittorie: 5 per 5 a 0; 1 per 4 a 1
Dettaglio delle sconfitte: 11 per 5 a 0; 3 per 4 a 1; 1 per 3 a 2
Risultati individuali:
38,5-Amore: -Vary (HUN)
40-Grazioso: +Mucska (HUN); -Abduraimov (UKR)
41,5-Colella: -Grigoryan (RUS)
44,5- Di Noto: -Buza (HUN)
46- Dell’Albani: + Balogh (HUN); -Icyar (TUR)
48- Vitolo: +Kaudenhan (CRO); -Taha (ISR)
50- Zancarli: +Sulecki (POL); -Trajanov (BUL)
52-Conti: -Gagnidze (GRG)
53-Camiolo: -Stefanof (BUL)
54-D’Angelo: +Roman (ROM); -Simonov (UKR)
56-Rossitto: -Onyanov (RUS)
59-Martorana: -Janelidze (GER)
62-Greco: +Puporka (HUN); -Ellis (ENG)
65-Giallanza: -Sztojka (HUN)
68-Guida: -Gabucak (TUR)