Si sta rapidamente avvicinando il venerdì 22 Settembre, data in cui in Spagna, sul ring del Polideportivo Vicente Trueba di Torrelavega, cittadina della Cantabria a pochi chilometri da Santander, il 23enne pugliese Felice Moncelli (17-4-1; 5 ko) affronterà l’impegno più difficile della carriera contro l’idolo di casa Sergio “el nino” Garcia (24-0-0; 12 ko), a cui cercherà di strappare la vacante cintura Silver Wbc della categoria.
L’imbattuto e alto pugile iberico detiene il titolo dallo scorso giugno, allorché sconfisse largamente ai punti Isaac Real, che nel 2014 a Ostia Lido ebbe la meglio su Della Rosa con un drammatico kot all’8° round. In Spagna, negli ambienti pugilistici del campione si nutrono grandi speranze sull’esito del match, per non dire quasi certezze, tanto da guardare già oltre Moncelli. Diaz, dotato di buona tecnica, notevolissimo allungo e un colpo che può risultare fatale, secondo le aspettative dei suoi estimatori dovrebbe essere quasi un predestinato alla conquista dell’Europeo in tempi abbastanza rapidi e addirittura un futuro contendente al trono iridato. Si tratta di un atleta che viene descritto come serissimo e appassionato, con la testa sulle spalle e convinto dei propri mezzi. Per quanto si può vedere nei filmati che circolano in internet, sembrerebbe non essere velocissimo e di patire un po’ i ritmi intensi e quando è costretto a difendersi.
Sicuramente Moncelli si starà preparando proprio per incunearsi nei punti “deboli” del cantabrico, tra i quali potrebbe (…si spera) esservi anche un’eccessiva sicurezza nei propri mezzi e in un successo scontato ancora prima di salire sul ring. A Torrelavega l’attesa è altissima e si può dire che tutti i suoi 60mila abitanti attendano con enorme calore l’evento, per cui Moncelli dovrà essere mentalmente preparato ad un ambiente “di fuoco”, ma comunque corretto come sempre accade nei palasport spagnoli. Tra una settimana si giocherà una “briscola” determinante per il suo futuro di pugile e tra lui e il sogno si frappone un ostacolo che si chiama Sergio Garcia, facile per nulla ma nemmeno impossibile.