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Luigi Boccasio nacque il 24 febbraio e negli Usa lo chiamavano “The italian blond”

Luigi Boccasio. Nacque a Faeto di Foggia il 24 febbraio del 1901(ma gli americani in un importante  record book del 1968 scrivono che è nato a Fantina di Messina in Sicilia, un evidente refuso) e all’età di 6 anni emigrò negli Stati Uniti con i genitori.

Boccasio luigi 1901

Era un bel ragazzo duro e forte e con un particolare che colpì la fantasia degli americani ( abituati ad altri prototipi provenienti dalle nostra penisola…) per che il “nostro”  Luigi era…  biondo! Infatti la prima volta che si esibì in pubblico , gli organizzatori  lo presentarono come “The italian blond”. I tempi erano duri e se volevi guadagnare qualche soldo dovevi darti da fare , senza contare i problemi che avevano gli emigranti italiani con i residenti di altre etnie. Luigi rimase orfano per la perdita dei genitori all’età di 14 anni. Per  difendersi cominciò ad andare in palestra sulle orme del fratello più grande (Patsy )  ma era talmente bravo che a 15 anni decisero di metterlo su un ring contro un professionista. Il ragazzo non deluse le speranze ed il  1° dicembre del 1916  mise ko in 3 rounds tale Bill Murray. Ma il  nome Boccasio metteva in difficoltà gli speaker di lingua inglese che glielo storpiavano senza pietà. Senza poi contare che per il colore biondo dei capelli poteva anche essere scambiato per un anglosassone e trovare con più regolarità lo spazio nelle riunioni che venivano prevalentemente organizzate da promoters di origine  irlandesi.

 Decisero quindi di chiamarlo Lou Bogash ed il pugile dovette adeguarsi, ma questo cambio non ebbe mai la piena  approvazione morale del pugile che era fiero delle proprie origine ed anzi le riaffermava talmente che qualcuno con un pizzico di maligno razzismo lo battezzò anche “Spaghetti Massacratore”. Ma Luigi o Lou, come era diventato, rispondeva alla sua maniera…con i pugni. Dopo aver tentato di andare in guerra (lo rimandarono indietro quando scoprirono che aveva solo 16 anni…), continuò la carriera pugilistica ed a 17 anni diventò il più giovane campione dello Stato del Nutmeg  battendo Battling Kunz.  A 19 anni diventò campione dei pesi welters del Connecticut battendo Dave Palitz. L’anno dopo il  23 agosto del 1920 Lou affrontò il forte Jack Britton per il titolo mondiale dei pesi welters. Fu un match molto combattuto ed equilibrato ed i giornali dell’epoca riferiscono che l’arbitro non diede mai il “break”. Alla fine del match un verdetto di parità sancì l’equilibrio , ma furono in molti a dire che Luigi aveva vinto il match e l’indicazione più chiara la fornisce lo stesso Britton che non lo volle mai più incontrare. Ma Luigi era ormai lanciato ed affrontò nel giro di qualche anno alcuni pugili che o erano campioni mondiali o in seguito conquistarono un titolo mondiale in diversi tempi ed anche in diverse  categorie.  Sono nomi che mettono i “brividi” solo a sentirli! Parliamo di gente come Mike O’Dowd (con il quale pareggiò …) , Jack Delaney (con il quale perse ai punti in 15 rounds) , Mike Mc Tigue (con il quale pareggiò), Mickey Walker il famoso e terribile “Toy Bulldog” ( che battè ai punti in 12 rounds). Affrontò anche in un match senza decisione in 8 rounds Tommy Loughran  ( i giornali scrissero che Luigi gli aveva inflitto una severa lezione…) e Harry Greb in un match senza decisione, ma anche in questo caso il “campione” se la vide brutta, Tiger Flower (con i quale vinse una volta per squalifica e perse altre tre volte ma sempre dandogli filo da torcere…). Quando Mike O’Dowd lo affrontò, aveva perso il titolo 7 mesi.

Risultati immagini per Lou Bogash boxing  photos Connecticut  Usa

Prima di incontrare  Luigi ed il verdetto di parità lo favorì. Con Delaney  commise la leggerezza di affrontarlo con una mano rotta, la moglie gravemente malata e fu anche penalizzato dalla tattica di Jack che temendolo,  lo affrontò con molta cautela non rischiando assolutamente nulla. Per quanto riguarda il match con Greb, questi era a quel tempo già campione ma ricevette una lezione da Luigi ed i fischi del pubblico perché non era riuscito a venire a capo dello “Spaghetti Mauler” che però per tutti era già diventato lo “Spoiler di Bridgeport” (Il saccheggiatore di Bridgeport). Il verdetto secondo il Filadelfia Record andò a Greb, ma i giornali non locali attribuirono la vittoria a Luigi.  Il New York Times l’attribuì a Luigi e scrisse che Luigi aveva vinto 6 rounds, pareggiato uno e perdendone 5 . Il 9 gennaio del 1923 , divenne campione del mondo dei pesi medi per lo Stato di New York , del New England e di altri 32 stati facenti parte della commissione;  battendo a New York , per kot all’11° rounds, Charley Fitzsimmons nella finale di un torneo che doveva designare il successore di Johnny Wilson. La prolungata inattività di Wilson aveva spinto la commissione ad organizzare il torneo, ma Wilson se ne infischiò e rientrò il 31 agosto dello stesso anno, perdendo in 15 rounds con Harry Greb.  Dal 1916 al 1927 sostenne qualcosa come 113 matches, perdendone pochi e solo con gente molto forte ( non subì mai un knock down! Solo Frank Moody sul finire della carriera riusci a fargli piegare il ginocchio nell’11° round…).  Nel 1923 incontrò un pugile fortissimo come Jock Malone con il quale perse due volte ma al quale riuscì anche ad imporre un pari. Nella sua carriera fu guidato da vari manager come Sam Driver e Joe Smith di Bridgeport,  Eddie Macjk e John Buckley di Boston. Si ritirò nel 1927 , fece l’arbitro per 8 anni (arbitrò alcuni matches di Rocky Marciano ad Hartfoerd…)  ed il venditore di liquori.

 Louis F. Bogash, Sr

Quando gli chiedevano come erano i campioni attuali soleva dire :” Ho combattuto con i migliori ed avevano energie da vendere. Adesso vedo che questi campioni sono stanchi dopo poche riprese. Ai miei tempi…non sarebbero andati lontano!”. Aveva anche un grande rispetto del pubblico e ripeteva: “ Quando entro tra le corde mi dico. Luigi questi sono venuti qui per vederti ed hanno pagato, non facciamo brutte figure e…. cominciavo a picchiare sodo.”.   Morì a il 7 agosto del 1978 a 77 anni . Suo figlio Lou junior che ereditò da lui la passione della boxe è stato arbitro , raccontava del padre :” Era molto riservato e non parlava mai della sua carriera di pugile, ma ne era molto fiero. Mi diceva solo che ai suoi tempi aveva combattuto con i migliori al mondo!”.   L’hanno inserito come meritava e come era giusto nella Hall of Fame del Connecticut insieme ad altri cinque campioni del mondo  che sono : Luis “Kid “Kaplan, Bat Batalino, Guglielmo Papaleo detto “Willie Pep”, Lou Brillard e Jack Delaney. (Archivio  BRW)

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