La potenza del giapponese ancora decisiva
Come volevasi dimostrare. Arriva Naoya Inoue a Glasgow e polverizza un altro avversario, in questo caso il quotato portoricano Emmanuel Rodriguez. Era ipotizzabile, d'accordo, ma la cosa fa ugualmente impressione e tutto questo sotto gli occhi dell'ormai attempato filippino Nonito Donaire che dovrà sfidare Inoue nella finale del torneo SuperSeries, categoria dei pesi gallo. E sì che Rofriguez era arrivato a Glasgow con intenzioni bellicose e chiare, sfatare il costruendo mito del picchiatore giapponese, tanto è vero che aveva preso subito lui l'iniziativa e messo a segno il primo colpo serio del match, un solido gancio destro al mento che Inoue ha incassato come se avesse bevuto un bicchiere d'acqua.
La storia della boxe è piena di picchiatori che non siano grandi incassatori ma non sembra essere questo il caso, tantopiù ch Inoue è abituato a rimanere sul ring lo stretto indispensabile, cioè pochissimo e quindi di colpi ne prende davvero pochi. Rodriguez ha tenuto l'iniziativa nel primo round dettando lui il passo. Si vedeva anche una certa differenza di stazza fisica a suo favore e quel gancio destro ha acceso la miccia eliminando d'un colpo ogni fase di studio. Equilibrio generale ma forse primo round attribuibile al portoricano per avere mantenuto lui l'iniziativa.
Ma dopo pochi scambi del 2° round tutto è finito. Inoue ha trovato la strada per un uno due destro-sinistro ed è stato il gancio sinistro al volto a mettere a terra Rodriguez probabilmente spaccandogli il naso. Il portoricano si è rialzato ma appariva provato e poco dopo un destro alla bocca dello stomaco lo ha rimesso giù. Era abbastanza per considerare chiuso il match ma l'arbitro faceva proseguire e Inoue su avventava sulla preda inerme che poco dopo era di nuovo a terra. Rodriguez aveva ancora la forza e l'orgoglio di tirarsi su ma questa volta l'arbitro imponeva lo stop.
Un'altra impressionante dimostrazione di potenza di Inoue che aggiunge al titolo di sigla WBA dei pesi gallo anche quello della IBF.