Impressionante prova al Madison del fuoriclasse ucraino
Un uno-due, montante sinistro-gancio destro, di spaventosa velocità e precisione mette fine al 5° round al match fra l'ucraino Vasyl Lonachenko e il portoricano Roman "Rocky" Martinez con il più classico dei K.O. a favore del fuoriclasse ucraino. Sì, fuoriclasse perché,, Lomachenko lo era fra i dilettanti con i suoi innumerevoli trofei e, non era scontato, lo è anche fra i professionisti nonostante la sconfitta ai punti di stretta misura subita al 2° match dal messicano Orlando Salido. Ma la cosa impressionante è stata che, al di là del pronostico nettamente favorevole a Lomachenko, non c'è stato mezzo secondo del match che non lasciasse presagire una simile conclusione. Eppure Martinez non è un pugile da poco, ha sempre combattuto con i migliori superpiuma del mondo, vincendo, perdendo o pareggiando ma solo il "desaparecido" Mickey Garcia era stato capace di batterlo prima del limite. Il fatto è che che Lomachenko si avvia a grandi passi verso la classifica pound for pound con l'intenzione, e la possibilità, di scalarla fino al vertice.
Ciò che fa di questo 28enne mancino un pugile assolutamente speciale sono la velocità di braccia, il tempismo, il senso assoluto della distanza, gli angoli sempre diversi e spesso perciò imprevedibili. Da oggi aggiungiamo che fa pure male e abbiamo un quadro completo. L'inizio del match è stato relativamente tranquillo, il primo colpo a segno un diretto destro i Martinez ma Lomachenko, contrariamente a molte previsioni che lo volevano attendista, era lui a fare il match. Il jab destro cominciava il suo lavoro, i colpi di Martinez venivano fatti scivolare addosso, il movimento dei piedi imprevedibile ed elegante. La differenza di velocità era evidentissima nel 2° round in cui la prevalenza di Lomachenko aumentava ma era nel 3° che Martinez barcollava su un gancio sinistro al volto prima e su un largo sinistro prima del gong di chiusura poi.
Rich Schultz/Getty Images
Dopo un 4° round sulla stessa falsariga nel 5° Martinez provava a prendere l'iniziativa ma era subito respinto, un gancio sinistro lo scuoteva, il portoricano cercava di uscire arretrando quando il fulmineo uno-due conclusivo si abbatteva sul suo volto. Sdraiato a terra Martinez non poteva far altro che aspettare l'out dell'arbitro, fulminato da una combinazione che non aveva neppure visto. Conquistato così il titolo di sigla WBO dei superpiuma, Lomachenko vuole ora di nuovo Salido, presente a bordo ring, per lavare l'onta della macchia sul suo ancora verde record professionistico. Come i pugili di una volta, orgogliosi e veri, non con i parenti vocianti a bordo ring ma con moglie e madre a spasso per Manhattan, fuori dal Madison, e con il solo padre all'angolo. Chapeau!
