Al Madison Square Garden
Vasyl Lomachenko deve essere un tipo d'altri tempi. Con due medaglie d'oro olimpiche al collo e una prospettiva professionistica altrettanto d'oro, un match vicinissimo a New York è volato dall'altra parte degli Stati Uniti per inseguire Orlando Salido, l'uomo che lo ha battuto al secondo match da professionista dal quale l'ucraino vuole la rivincita. Salido ha pareggiato a Los Angeles con Vargas, per un po' sarà fuori uso e forse farà una rivincita col compatriota, per ora Lomachenko deve accontentarsi di questo match a New York contro un campione di sigla, Rocky Martinez, che con lo stesso Salido vanta una vittoria e un discusso pari. Il luogo è il mitico Madison Square Garden sia pure nella versione ridotta denominata Theater.
Il match si svolge al limite dei pesi superpiuma con Lomachenko che sale dalla categoria dei piuma mentre Martinez, che è nr 7 della categoria secondo la classifica del Transnational Boxing Rankings Board, difende contro di lui la propria cintura della sigla WBO. Il portoricano Martinez (29-2, 17 K.O.) ha ora 33 anni, ed è un pugile ormai da anni noto agli appassionati. E' sempre stato un superpiuma e a livello di titolo di sigla, sempre della WBO; ha combattuto parecchie volte vincendo e perdendo. Le sue vittorie più importanti sono state quelle con Miguel Beltran Jr, Diego Magdaleno e con lo stesso Salido mentre ha perduto da Ricky Burns e dal "desaparecido" Mickey Garcia che però è riuscito a mettere a terra prima di arrendersi prima del limite. Martinez non può essere definito un fuoriclasse ma è un ottimo pugile, non ha un record da picchiatore ma se arriva preciso fa male e non si sottrae certo alla lotta se vi è costretto.
Lomachenko (5-1, 3 K.O.) ha commesso un errore, anzi per lui l'ha commesso Bob Arum, quando ha incontrato troppo presto Salido, uno che usa i gomiti e ti mette la testa dappertutto, cioè troppo per uno ancora così fresco di dilettantismo. Poi però ha messo sotto uno come Gary Russell Jr prima di altri 3 avversari di caratura inferiore perché la sua fama è tale che adesso è difficile trovare qualcuno disposto a incontrarlo. L'ucraino, 28 anni, presenta anche le scomodità che offre un mancino, ha una velocità di braccia impressionante, tecnica completa e una potenza che deriva più che altro dalla velocità sommata alla precisione e al numero di colpi portati in combinazione.
Difficile pensare che Martinez possa evitare la sconfitta, Lomachenko è pugile di altra categoria nonostante il valore del portoricano ma comunque l'ucraino dovrà fare attenzione a non fidarsi troppo ma se tutto andrà come nelle previsioni è possibile che Lomachenko possa vincere anche prima del limite.
