Match sulla carta troppo facile per i pugili di casa
Chi scrive ritiene che da tempo il tedesco Juergen Braehmer sia pronto per cedere il proprio titolo di sigla WBA dei mediomassimi. Ha 36 anni e una carriera abbastanza pesante sul groppone più qualche annetto di carcere perché uno stinco di santo non è mai stato però è tuttora in sella soprattutto perché la qualità degli avversari che affronta recentemente è decisamente discutibile. Il mancino tedesco non perde dal 2008 ma gli organizzatori tedeschi gli hanno sempre evitato i migliori della categoria e nel penultimo match contro il fragile Maccarinelli, pur battuto per ferita, si sono visti i limiti attuali di Braehmer che è sempre stato uno che i colpi li prendeva anche quando era al suo meglio. La dieta di avversari comodi prosegue quindi sabato sera a Oldenburg dove lo sfiderà il polacco Pawel Glazewski (44-2, 32 K.O.), 32 enne senza molte credenziali. Se scorrete il suo record troverete una sconfitta contro l'ultima versione di Roy Jones, quella che spendeva gli ultimi spiccioli della sua classe contro pugili di poche speranze e infatti Glazewski ne uscì sconfitto. Anche il francese Hadillah Mohoumadi l'ha poi battuto e questo dovrebbe spiegare a sufficienza che Braehmer per perdere dovrà essere proprio al lumicino. Per avere un match serio dobbiamo sperare nella potenza di Glazewski ma non contiamoci troppo.
Nella stessa riunione c'è un titolo europeo in palio ed è quello dei superwelter fra il detentore Jack Culcay (18-1, 10 K.O) che vedemmo vincere i mondiali dilettanti a Milano nel 2009 fra i pesi welter e lo sfidante Kerim Merroudj (13-3-2, 1 K.O.). Pur avendo Culcay incontrato qualche difficoltà nel professionismo, come l'inattesa sconfitta contro Pitto, non vediamo come questo modesto francese possa avere possibilità di successo.
Forse è invece più interessante valutare i progressi del 22enne supermedio Tyron Zeuge (15-0, 9 K.o.) che vedemmo sconfiggere Furlan e Sabau. Affronterà il 40enne croato Stjepan Bozic (29-8, 19 K.O.) che perderà sicuramente contro un ragazzo che potrebbe essere suo figlio.
Sarà di scena anche il massimo russo Denis Boytsov (34-1, 26 K.o.), ora 28enne. Pur di statura ridotta per un peso massimo Boytsov sollevò qualche speranza per la potenza e la combattività ma una serie di infortuni e poi una davvero inattesa sconfitta contro Alex Leapai lo hanno relegato nel gruppo dei pugili dimenticati. A Oldenburg affronta il 40enne brasiliano George Arias (55-11, 41 K.O.) , uno di quei pugili che fuori dal proprio Paese perdono sempre. Aria di K.O. per Boytsov ma crediamo conti ormai assai poco.