Bel match mal giudicato a Omaha
Francamente è inconcepibile se non scandaloso che il match fra il russo EvgenJ Gradovich e il portoricano Jayson Velez sia stato giudicato con un pareggio perché, diciamolo subito, Gradovich ha vinto chiaramente questo match e meno male che il pari gli lascia il titolo di sigla IBF dei pesi piuma. Non riusciamo davvero a capire come il signor David Hudson possa avere visto un 115-113 per Velez e neppure come il signor George Hill avesse un 114 pari. Noi avevamo 117-111 per Gradovich esattamente come il giudice Tom Schreck che non a caso è il più titolato di questa terna giudicante. Se è vero che parecchi round sono stati combattutissimi e condotti a un ritmo quasi folle ci sembra impossibile non avere riconosciuto la superiorità di Gradovich per come si è comunque espressa. Confermiamo un sospetto che avevamo già manifestato presentando il match e cioè che il salto verso l'alto di Velez fosse un po' ardito per l'esperienza maturata da questo ragazzo e che un altro paio di match di buon livello gli avrebbero sicuramente giovato non poco. Nessuno di questi due pugili è un picchiatore, la percentuale di vittorie prima del limite di Velez è dovuta soprattutto all'inconsistenza di molti avversari e ci è davvero sembrato che anzi Gradovich facesse un pochino più male. E' vero, Velez ha cominciato un po' meglio del russo con un mirabile jab e una boxe stilisticamente piacevole contro un avversario che cercava la corta distanza e si muoveva molto sul tronco per evitare il jab e riuscire ad avvicinarsi. Tutto è a nostro avviso cambiato soprattutto a partire dal 4° round quando l'efficacia del jab dello sfidante portoricano si è di molto ridotta e il ragazzo si è trovato Gradovich molto più spesso a contatto. Non riuscendo più a mantenere la distanza Velez ha puntato molto sui colpi al corpo, alcuni pregevoli, ma ormai Gradovich gli aveva tolto lo spazio e negli scambi a viso aperto era più efficace e aveva più spesso la meglio. In particolare l'arma migliore di Gradovich era il destro alto in gancio che passava sopra il sinistro di Velez per abbaterglisi sul volto. Curiosamente a fine 7° round entrambi gli angoli comunicavano ai loro pugili che avevano perso la ripresa ma è raro che all'angolo si dica la verità pur non arrivando agli effetti comici dell'angolo di Algieri nel match contro Pacquiao della settimana scorsa. A nostro avviso Velez, che ha pure traballato un po' in decima e undicesima ripresa, si è aggiudicato ancora solo l'ultima quando l'aggressione di Gradovich si è fatta più confusa. Rimane comunque in bocca il sapore sgradevole di un match molto mal giudicato pur se gradevole e combattuto.
