Il russo residente dal 2019 in Florida Vladimir Shishkin,15 vittorie senza sconfitte, numero due del ranking IBF dei supermedi, potrebbe battersi con il numero uno William Schull per una eliminatoria di sigla. Vladimir ha vinto per ko sette giorni fa a Miami contro il messicano Ramon Ayala suscitando positivi commenti. The Ring ha intervistato il manager di Vlad il bravo Lou Di Bella:
- Si Vladimir è in corsa per il mondiale oppure per una eliminatoria. “Continua a migliorare a Miami è stato più acuto e più forte del solito. É arrivato il suo momento per dominare la categoria e non importa se chi la tiene in pugno si chiama Canelo Alvarez. Indubbiamente è un concorrente importante e forza dominante di questa categoria ricca di talenti.
Vediamo dunque all'opera il presunto concorrente di Canelo
Boxlab Promotions ha annunciato ieri il programma completo della riunione di venerdì 27 ottobre al Caribe Royale Orlando di Orlando in Florida che, come avevamo già segnalato , avrà al centro il duello tra Amanda Serrano e Danila Ramos A cornice del match event 2 match interessanti.
Antonio Vargas contro Hernan Marquez in 10 round nei pesi gallo e,a seguire,Alexander Rios e Benigno Aguilar si affrontano nello scontro di sei round ai pesi leggeri.
Nell'evento principale, la campionessa mondiale portoricana in ben sette categorie di peso e regina totale dei pesi piuma Amanda Serrano (45-2-1, 30 KO) di Brooklyn, New York, difende le sue cinture WBO, WBA e IBF dei pesi piuma contro la sfidante uficiale WBO Danila Ramos ( 12-2, 1 KO) argentina- brasiliana . Vargas contro Marquez primo match del sottoclou .
Il portoricano Antonio Vargas (16-1, 9 KO) campione America WBA dei pesi gallo 27enne residente in Florida, ha combattuto l'ultima volta a maggio quando ha affrontato Francisco Pedroza Portillo in un incontro che si è concluso nel terzo round con un No Contest.Vargas è attualmente numero due del ranking WBA.
Il veterano messicano Hernan Marquez (47-10-2, 33 KO)ex challenger Wba - Wbo dei mosca era in azione lo scorso ottobre quando sconfisse Luis Concepcion con decisione non unanime il 35enne originario di Empalme, nello stato messicano di Sonora, arriva in Florida dopo 4 successi consecutivi . Alexander Rios contro Benigno Aguilar è un altro match interessante
Alexander Rios, con sede a Saint Cloud, Florida (7-0, 4 KO), è reduce dalla vittoria per KO al primo turno contro Javier Ailla ad agosto. A giugno, il 22enne imbattuto originario di Porto Rico, ha messo KO Jonas Castillo nel secondo round.
L'imbattuto Benigno Agular (10-0, 4 KO) ha vinto il suo precedente incontro a giugno con decisione a maggioranza contro Isaiah Efrain Riquelmy. Nel maggio 2022, il 24enne di Jacksonville, in Florida, ha ottenuto un successo ai punti contro Rondale Hubbert.
Anthony Joshua sta iniziando a perdere la pazienza nei confronti di Tyson Fury a causa della sua riluttanza a combatterlo. AJ ormai ha capito che Fury lo affronterà probabilmente solo quqndo ci saranno in palio tanti milioni di dollari .
Fury è attualmente impegnato contro l'ex campione UFC Francis Ngannou il 28 ottobre e poi sarà il turno del pluricampione Oleksandr Usyk a dicembre oppure a gennaio prossimi
Se le notizie secondo cui Fury e Ngannou hanno una clausola di rivincita bilaterale sono vere, Tyson sarà probabilmente impegnato per tutto l'anno prossimo prima di essere libero di affrontare Joshua.
“ E' evidente che lui [Fury] mi sta schivando. - Ha dichiarato Anthony Joshua a DAZN Boxing- Sembra non essere interessato a me quando solo un anno fa non vedeva l'ora di affrontarmi,ora si comporta come un fuggitivo .'
Joshua sperava di combattere anche con Deontay Wilder ma gli organizzatori sauditi hanno scelto di rimandare a tempo indefinito la sfida . Il promoter Hearn sta lavorando ora per organizzare lo scontro tra Joshua e Wilder nel Regno Unito o negli Stati Uniti, ma attualmente non si può ipotizzare quando . L'unica strada che porta al mondiale per Joshua è quella di diventare uno sfidante ufficiale di sigla !
Ieri in una intervista a ESnews il promoter della Golden Boy Oscar De La Hoya si dice molto soddisfatto della scelta di Oscar Duarte Jurando (26.1.1 con 21 k0) come prossimo avversario di Ryan Garcia il 2 dicembre in un luogo ancora da annunciare.
Mssicano di origine ma che vive negli States, il 27enne Duarte ha una potenza eccellente per un peso leggero. Duarte è stato campione Nabf e candidato al ko dell’anno messicano per la vittoria su Guillermo Avila nel 2020.
ecco le immagini
Duarte è senza dubbio il secondo combattente più potente che Ryan abbia affrontato durante la sua carriera dopo Gervonta Davis
'Chi uscirà vittorioso da questa sfida sarà immediatamente in linea per la sfida ad uno qualsiasi degli attuali campioni del mondo'- Ha detto De La Hoya.- Duarte è molto potente, tra i puncher più tremendi della categoria. Non sarà facile per Ryan-
Vediamo all’opera Duarte nella sua vittoria più famosa
In una intervista a BoxingScene Jermell Charlo ha ammesso che nel suo futuro ci sarà il ritorno nei superwelter. Dopo la sconfitta ai punti contro Canelo Alvarez di sabato sera alla T-Mobile Arena il texano, ex campione delle quattro cinture, aveva ipotizzato il passo indietro ma con il passare dei giorni la scelta è sempre più chiara tanto che ora accenna alla possibile sfida contro il vincente di Tim Tszyu-Brian Mendoza.
Si probabilmente tornerò a 154 libbre - Ha detto Charlo- Credo di poter tornare indietro. 'Seguo semplicemente i piani e combatto con chiunque. Ascolterò i consigli dei miei allenatori. Sono già entrato nei grandi della boxe e spero di essere accolto nella Hall of Fame perchè me lo merito. Se mi proporranno come prossimo avversario di Tim Tszyu, andrà bene-
Il campione dei pesi paglia Wbc il tailandese Panya Pradabsri (40-1/24KO) meglio conosciuto come Petchmanee CP Freshmart, 32 anni originario di Bangkok, in Tailandia è arrivato in Giappone in vista della sfida di riunificazione contro il titolare ad interim WBC, l’imbattuto mancino giapponese il 26enne Yudai Shigeoka (7-0/5KO).
Il match si svolgerà sabato, 7 ottobre, all'Ota City General Gymnasium di Tokyo con la organizzazione di Kameda Promotions.
I duellanti si sarebbero dovuti affrontare in aprile ma Panya Pradabsri venne colpito da una influenza contagiosa e il match fu annullato. Il giapponese in alternativa ebbe l’opportunità di battersi per la vacante cintura interim WBC contro il portoricano Wilfredo “Bimbito” Méndez, che sconfisse per KO al settimo round.
Per “Freshmart” Panya Pradabsri (foto a dx) sarà la quinta difesa del titolo, vinto nel 2020 nella provincia di Nakhon Sawan, in Thailandia, sconfiggendo con decisione unanime il suo connazionale fino ad allora imbattuto Wanheng Menayothin (Chayaphon Moonsri ) il quale veniva da una serie di 54 vittorie. Pradabsri, ha perso una sola volta in carriera nel lontano 2017 con un verdetto non unanime da parte del cinese Chaozhong. Ha iniziato a praticare Muay Thai all'età di 8 anni. È stato poi una star della kick boxing con più di 200 combattimenti. Nel 2014 è passato alla boxe professionistica.
Yudai Shigeoka è un mancino molto potente con una percentuale di ko del 71% e ha vinto prima del limite gli ultimi tre match. Avrà il vantaggio di combattere davanti ai suoi fan e gli allibratori di Manila lo segnalano come il favorito. La sua vittoria è quotata 1,60 contro i 2,30 del campione.
Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura (Mark Twain)
Jab sinistro, gancio destro. Montante destro. Gancio sinistro, ancora gancio sinistro. Saltella sulle gambe. Le spalle si muovono lentamente, seguono un ritmo che viene da lontano. Ascolta una musica che solo lui può sentire.
Non ho conosciuto Mazzinghi quando si batteva assecondando il ritmo della gloria. Quando conquistava i titoli mondiali. Ragazzo in un quartiere popolare di una Roma vivace e ottimista, negli anni Sessanta, prendevo ancora a pugni la vita, sperando che non si aprissero altre ferite. Ero stanco di sentirmi sott’acqua. Mi mancava il respiro, ma sapevo che nel momento stesso in cui mi fossi fermato, sarei finito. Sandro quel conto l’aveva già pagato.
Finta, rientra. Jab sinistro. L’altro sbarella. Un altro jab sinistro. Diretto destro, gancio sinistro. Non si ferma fino a quando l’avversario non crolla al tappeto.
Ho incontrato più volte Mazzinghi nei giorni della serenità, nella casa a Cascine di Buti, in un bel villino con le rose in giardino e vigneti tutt’attorno. Dietro ci sono i monti di Pisa, davanti lo sguardo spazia sulla piana di Pontedera e quella di Settignano. Una casa ben messa, con la passatoia in velluto rosso, candelabri di legno alla sommità delle scale, quadri che raccontano la Toscana, altri che immortalano le gesta del campione, ne ricordano le vittorie. È lì che ho scoperto un uomo che aveva un gran bisogno di raccontarsi. Gli serviva per ritrovare valori che altri non gli avevano riconosciuto. Era convinto di non essere stato capito.
Ogni volta che lo colpiva con un montante, quello strillava e si lamentava.
La conferma ai dubbi di Sandro (sopra a sinistra, nella foto di Azzurra Minuti assieme al suo amico Alberto Brasca) arriva in una bella serata di luglio del 2018, a Pontremoli. Sono lì, assieme ai suoi figli David e Simone, perché “Anche i pugili piangono” ha vinto il Premio Selezione Bancarella Sport. Paolo Liguori, gran cerimoniere dell’evento, mi chiede di parlare di Mazzinghi, accompagnando l'invito con queste parole: “Tutti quelli che hanno seguito il pugilato di quegli anni ricordano le differenze, ricordano di un Benvenuti fuoriclasse e di un Mazzinghi indomito”. E lì che scatta la molla, è come se fossi stato colpito da un pugno che non avevo previsto. Reagisco d’istinto e racconto tutto d’un fiato quello che ho imparato di Sandro, racconto come lo vedo io.
Avanza guadagnando centimetro dopo centimetro, muovendo le braccia come se fossero due stantuffi, senza concedersi un attimo di tregua.
“Bisogna intenderci su cosa sia il talento. Apparentemente, per quello che è il giudizio comune, Sandro era senza talento. Per me, invece, ne aveva tantissimo. Ne aveva soprattutto uno, speciale. Era nato combattente e non aveva paura di nulla. Un talento grandissimo che lui ha saputo sfruttare sul ring. Non temeva niente perché fin da bambino aveva conosciuto la paura vera.
Era stato sotto i bombardamenti a Pontedera. Le bombe scoppiavano poco lontano da lui. La mamma lo proteggeva con il corpo, scappavano via lungo il fiume Era, abbracciati gli uni all'altra, su una barca trovata sulla riva. Quelle bombe avevano appena distrutto i suoi sogni di bambino. Fino a poco prima giocava nel cortile sotto casa, ora quel cortile non esisteva più. Improvvisamente era diventato grande, adulto. Aveva capito cosa fosse la paura, ma l’aveva vinta, era andato avanti. E sul ring tutto questo si vedeva, perché Sandro nella vita e sul ring era la stessa persona.
Sandro non aveva la tecnica di Benvenuti, ma andateci voi a combattere contro uno che viene sempre avanti, incurante di qualsiasi cosa faccia l’altro uomo con cui divide il quadrato. Uno che restringe il ring fino a farlo diventare di un metro per lato, che ti chiude all’angolo, ti pressa, continua a colpirti, non si ferma mai. Sandro, senza talento, è stato campione del mondo dei superwelter. Perso il titolo, ha ricominciato daccapo. È diventato campione d’Europa.
Senza talento, ha disputato forse il più importante match mai combattuto in Italia. Davanti a quarantamila spettatori a San Siro, in un’autentica corrida, ha battuto il coreano Ki Soo Kim. Un incontro pazzesco, intenso, condotto a ritmi folli. Un match che un pugile può fare una sola volta nella vita, perché lì si consuma tutto quello che un uomo ha dentro. Ma lui era nato per combattere, senza paura, e quel match l’ha vinto. Ha portato a casa un altro titolo mondiale. Questo era Sandro Mazzinghi, il pugile senza talento”. Leggo sul web una definizione di fighter, o meglio in-fighter come gli inglesi chiamano quelli come lui. E mi sembra sia una descrizione perfetta di quello che Sandro sapeva fare sul ring. “L’in-fighter boxa all'interno della guardia dell'avversario, è un pugile dall'aggressione continua, sempre addosso al rivale, spara continue raffiche e intense combinazioni di ganci e montanti. Agisce meglio a distanza ravvicinata perché generalmente è di statura più bassa dei rivali. Schiva i colpi e si infila nella guardia dell'avversario, abbassandosi fino alla vita per passare sotto o di fianco ai colpi in arrivo. Le schivate fanno andare a vuoto il rivale causandone lo sbilanciamento, e consentono all'in-fighter di passare sotto il braccio disteso”. Quando Sandro partiva, scatenava l’inferno.
L’in-fighter di Pontedera se ne è andato via per sempre il 22 agosto del 2020. Domani avrebbe compiuto 85 anni. Lui non c'è più, rimangono i ricordi. Quelli di un pugile di talento, una leggenda. Venerdì 6 ottobre gli renderemo omaggio raccontando la sua storia. In mattinata una piazza di Pontedera sarà intitolata al campione. Sabato 7, Marcello Lippi riceverà il Premio Nazionale Alessandro Mazzinghi. “Il babbo merita tutto questo. Anzi, di più" dicono i figli David e Simone. Donna Marisa, moglie di Sandro per oltre mezzo secolo, li guarda come solo una mamma sa fare.
La notizia era oramai nota da giorni, ma poco fa è arrivata la conferma ufficiale della Golden Boy Promotion.
Ryan “Kingry” Garcia (23-1) combatterà il 2 dicembre contro il messicano naturalizzato statunitense Oscar Duarte Jurado (26-1-1), in serie positiva da undici incontri dopo la sconfitta del 2019 contro Adrian Estrella.
Non ancora resa nota la location del match ma è alquanto probabile che sarà con tutta probabilità sarà l’Alamodone di San Antonio in Texas, impianto da 60.000 posti a sedere, utilizzato prevalentemente per partite di football americano , ad ospitare questa sfida.
Per “Kingry” sarà questo il rientro sul ring dopo la bruciarveli sconfitta per KO alla settima ripresa dello scorso 22 aprile a Las Vegas contro Gervonta "Tank" Davis nel loro atteso incontro al catchweight di 136 libbre
Rammentiamo che lo scontro tra Davis e Garcia è stato l’incontro che ha generato il più grande giro d’affari del 2023, con 1,2 milioni di acquisti in PPV, per un incasso superiore ai 100 milioni di dollari ai quali vanno aggiunti i 22,8 milioni di ricavi delle vendite al botteghino, segno tangibile della grande popolarità di cui gode il 25enne californiano che può contare su 10,3 milioni di followers su Instagram.